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Mazzarri sotto stress, dalle polemiche all’improvviso calo di zuccheri

Fare l’allenatore non è un lavoro facile, soprattutto in una piazza calda e sempre esigente come quella di Napoli. Ben lo sa Walter Mazzarri che sotto l’ombra del Vesuvio ne ha passate davvero tante, conoscendo benissimo quello strano fenomeno che porta spesso i tifosi partenopei in pochi secondi dalla più pronfonda disperazione derivante da un’inaspettata sconfitta ad una galvanizzante esaltazione dopo una convincente vittoria. Non ci sono mezze misure: è questo il risvolto della medaglia della mentalità di una piazza che ti regala forti emozioni sempre e che rimane costantemente al fianco dei propri beniamini ma pretende impegno e gratitudine costante da parte dei propri beniamini. E’ proprio su questo che si fonda la bella e lunga storia d’amore tra Mazzarri e Napoli che ultimamente però, sta vivendo numerosi alti e bassi, così come i risultati di Cannavaro e compagni tra campionato ed Europa League.

Sono ormai lontani i tempi in cui il tecnico azzurro aveva come referente il patron De Laurentiis, ormai spesso lontano per i vari impegni cinematografici. Massima fiducia, intesa e stima tra i due, anche se si vedono e frequentano meno, evitando così scomodi qui pro quo sulla gestione della comunicazione dello staff sotto l’ombra del Vesuvio. Più diplomatico il toscano, senza peli sulla lingua il romano. Un duo davvero diverso, che funzionava bene proprio perchè complementare. Ultimamente però, Mazzarri ha dovuto combattere in solitario un altro tipo di problema, quello della stampa nazionale e partenopea che spesso ha messo inutilmente i bastoni tra le ruote al Napoli, con varie insinuazioni tra le righe che necessitavano continui chiarimenti. Dalle polemiche della Nazionale italiana nelle gare di qualificazione al prossimo Mondiale in Brasile prima dello scontro diretto contro la Juventus, alla manipolazione delle dichiarazioni sul suo futuro: tutto lasciava presagire una rottura tra Mazzarri ed il Napoli, che di fatto non c’è mai stata. La settimana scorsa è stata per lui molto dura: si inizia subito con un’intervista a sorpresa in diretta telefonica con la radio ufficiale del club partenopeo proprio per smentire le voci riguardanti il suo sicuro addio a fine stagione. Si è parlato anche del tanto spinoso turn over, proprio per mettere le mani avanti prima della difficile trasferta contro il Dnipro. “Continueremo con le forze a nostra disposizione”, volendo ribadire: “abbiamo compiuto questa scelta ad inizio stagione e non la cambieremo”. Poi il ko in Europa e la preparazione in poco tempo della gara contro il Chievo con acciaccati, infortunati indisponibili con una conferenza stampa alla vigilia piuttosto tesa e nervosa.

Finalmente però, ieri sera al San Paolo si è tornati alla vittoria, sottolineando ancora una volta quanto il Napoli del campionato sia completamente diverso rispetto a quello dell’Europa League. La conquista dei tre punti contro il Chievo Verona però, non è stata comunque una passeggiata: nel primo tempo la porta sembrava stregata ed il vantaggio di misura nella ripresa firmato Marek Hamsik ha fatto soffrire tifosi e protagonisti fino al triplice fischio finale. Un impegno non solo mentale ma anche fisico per Mazzarri, che ha finalmente esorcizzato tutte le polemiche e le difficoltà delle ultime settimane. Niente consueta conferenza stampa per lui nel post gara: al suo posto il diesse Riccardo Bigon, che ha spiegato con la sua innata classe, i motivi del forfait dell’allenatore. “Subito dopo la fine della partita Mazzarri ha subito un lieve malore a causa della forte tensione del match. Un normale calo di zuccheri, niente di preoccupante”, ha dichiarato il dirigente. Un modo per staccare la spina non dando adito ad altre polemiche, cercando di non tornare sempre sugli stessi punti che ormai conosciamo quasi a memoria. Politica giusta, con la speranza che si volti pagina e si acquisisca nella totalità un atteggiamento più maturo ed equilibrato, lasciando lavorare al meglio il Napoli ed il suo staff per il perseguimento a fine anno di traguardi davvero importanti e soddisfacenti.

Alessia Bartiromo

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Articolo modificato 29 Ott 2012 - 16:19

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