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In qualità di ex pallone d’oro, Fabio Cannavaro ha presenziato durante i sorteggi di Europa League che ha visto i partenopei pescare dall’urna un girone abbastanza agevole. E’ stata l’occasione per ascoltare nuovamente Fabio parlare della sua squadra del cuore, che attualmente vive un momento di sviluppo tale da abbandonare le vesti di grande incompiuta, per spiccare il volo verso grandi traguardi. E Cannavaro non perde occasione per ricordarlo a tutti.

Ecco le sue dichiarazioni: «Secondo me la squadra azzurra ha migliorato la sua rosa  perché nonostante le partenze eccellenti sono arrivati i giocatori giusti che servivano. Mazzarri voleva allungare la panchina, ed è stato accontentato. Poi non sottovaluterei giocatori come Insigne, che ancora deve crescere. Ma anche gli elementi acquistati lo scorso anno si sapranno rendere utili. Da quando ero bambino, e al San Paolo giocava un certo Diego Maradona, non ho mai più visto un Napoli così completo e competitivo. Mi piace il Napoli di Mazzarri perché ha giocatori buoni in ogni ruolo, seguendo lo schema che in questo campionato cambierà per sfruttare meglio le caratteristiche dei suoi. Pandev, giocando vicino a Cavani, può fare bene in zona gol e credo che avendo gli stimoli giusti avrà un ottimo rendimento. Parlare di scudetto non è follia. La partenza di certe stelle ha livellato in basso il campionato. E mai come in questa stagione le big tradizionali attraversano momenti delicati. Le milanesi stanno rifondando e la Juve, comunque favorita, dovrà affrontare la Champions e questo le toglierà oggettivamente energie».

Le impressioni dell’ex pallone d’oro napoletano hanno il sapore di una vera e propria proclamazione, considerando il quadro attuale delle squadre ai nastri di partenza, la sua analisi sembra non fare una grinza e coglie in pieno ciò che bisogna focalizzare, e cioè i punti deboli delle avversarie, per colpire e coltivare i propri punti di forza per avere il sopravvento. E’ un grande Napoli, parola di Fabio Cannavaro.

Articolo modificato 1 Set 2012 - 10:01

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Scritto da
redazione