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Che non ci si scandalizzi più di uno scandalo, questo è il punto e il centro, il diritto e il rovescio che rende la questione calcistica di ieri infamante e urticante. Non è cosa buona e giusta non ritornarci sopra, farci il nodo e un doppio giro, impiccare chi storce il naso e vaneggia di piagnistei partenopei.
Non mi risulta di litanìe, non mi è giunta notizia di piagnucolanti dirigenti. Abbiamo fatto tutto con fierezza, come si addice ai giusti. Lo abbiamo fatto in silenzio, con disobbedienza civile, non presentandoci ad una premiazione che premiava chi il premio non meritava.

Non intendo infangare né tantomeno sussurrare che la gara di ieri era già stata decisa a tavolino, non ci credo. Ma credo, oh dio quanto ci credo, ad una sorta di ricompensa, di regalo per discolparsi quasi dall’aver applicato la legge con la squalifica di Conte. Lo temevo dal giorno prima, pensavo “Vedi che al primo episodio un po’ dubbio il fischio virerà in un’unica direzione”, ma sinceramente cari lettori, non pensavo ad una gara indirizzata fino a questo punto. La sestina vincente le ha “indovinate” tutte, e la Signora cafona ha visto recapitarsi il suo Bingo come risarcimento, questa volta sì, dei loro isterismi di perseguitati.”
Un’arroganza ribadita ancora una volta, quasi per non farcela dimenticare, per ricordarci che loro sono loro, e noi non possiamo permetterci. Carrera quelle parole poteva ingoiarle, tipo pillola antiepilettica, invece, da buon novellino un po’superbo e insicuro, ha sparato parole che suonano come offese, apostrofando gli azzurri come intenti solo a picchiare. Un rigore regalato e infiocchettato, Pandev espulso solo perché ha detto quello che tutti i giocatori dicono, Zuniga che subisce provocazioni e falli mandato a quel paese giusto a due secondi dalla fine della partita. Mazzoleni non poteva lasciarsi scappare l’occasione, quasi quasi si posizionava sulla traiettoria dei giocatori azzurri ammoniti per causare uno scontro, giusto per il pretesto di tirare fuori il cartellino caldo.

Ignobile tutto questo. Ripeto, la partita non è stata decisa prima, semplicemente doveva andare così. Mazzarri incredulo, sotto quella pioggia infernale, mi ha lacerato il cuore. E’ vero, tante volte ha esagerato, ma ieri è stato un gentleman..fossi stato io l’arbitro lo avrei preso a morsi. Non è giusto umiliare una squadra che ha preparato a puntino questo appuntamento, che fino al rigore aveva meritato. Noi piagnucoloni? Oh Santo Dio! Se nei supplementari, invece di darci alla caciara, a menare calci, a buttarla in rissa, abbiamo tentato e tentato ancora, da veri eroi, da guerrieri, da Prometei sconfitti solo da una divinità irata e ingrata, oltre che ingiusta.

Cara Signora, noi dopo il rigore e l’espulsione di Pandev lo avevamo capito, doveva finire così. E poiché siamo signori, noi sì, tu no, Maggio ha fatto capire a tutti che Lui aveva capito, ed ha infilato la sua porta, togliendovi lo sfizio di esultare. Perché così, conteggiando l’autogol, la partita è terminata 3-3..tre gol dei giocatori azzurri e tre gol degli juventini..Noi sì che siamo signori

Carlo Lettera
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Articolo modificato 12 Ago 2012 - 21:06

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Scritto da
redazione