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Alla scoperta della signora Maggio: l’architetto Valeria Mettifogo

Una “V” e una “C” intersecate sul collo sinistro del centrocampista napoletano Christian Maggio, unico tatuaggio inciso sul corpo del calciatore, suggella il legame eterno con il suo grande amore Valeria Mettifogo, fidanzata storica e moglie dal (neanche a farlo apposta) maggio 2010. Matrimonio-lampo tra i due, poichè, il giorno successivo, il calciatore ha raggiunto in ritiro i compagni della Nazionale italiana, in vista dei Mondiali del Sud Africa.
Un legame che dura da 12 anni quello tra Valeria e Christian, nato, cresciuto e vissuto, tra baci e palloni, all’insegna del calcio
13 anni lei, 16 lui quando si sono fidanzati. Entrambi originari di Montecchio Maggiore, un tranquillo paese in provincia di Vicenza che conta poco più di 23.000 abitanti . La futura signora Maggio trascorreva le sue domeniche al bowling con gli amici, in attesa che Christian terminasse di giocare le sue partite, respingeva, nel frattempo, i suoi corteggiatori perchè l’attuale numero 11 del Napoli le era già entrato nel cuore. Christian le piaceva tanto perchè in lui rivedeva il suo idolo Nick Carter, leader dei Back street boys, gruppo musicale che faceva faville tra le adolescenti dell’epoca. Lei corteggiatissima quindi, ma già innamorata di quel giovane ragazzo che inseguiva il sogno di diventare un calciatore., ma troppo timido per dichiararle i sentimenti che, anche lui, già covava per lei. Per cui, il giovane Maggio, incapace di prendere l’iniziativa, ha lasciato che fosse lei a sceglierlo. Nasce così la loro storia d’amore.
Lei la domenica desidera andare al cinema, lui le spiega da subito che esiste il calcio nella sua vita: un impegno serio e costante. Valeria comprende e sposa, prima di tutto, la passione del suo amato Christian e così è sempre stata pronta a preparare le valigie per seguirlo ovunque.
Appena termina la scuola, infatti, Valeria raggiunse il suo fidanzato che all’epoca gioca Firenze e si iscrive alla facoltà di architettura diventando tecnico di progetto.
Come la stessa signora Maggio dichiara in un’intervista rilasciata alla rivista “il partenopeo”, Christian le ha insegnato tutto della vita e del calcio: stirare, cucinare, fare la lavatrice. Tuttavia, in materia calcistica, le più grandi tifose del calciatore vicentino sono la mamma della bella Valeria e, ancora di più, sua nonna.
Quando Christian si trasferisce a Genova, acquistato dalla Sampdoria, si registra il momento più critico della storia tra lui e Valeria. La ragazza è vincolata a Firenze dagli impegni universitari e non è abituata a vivere lontana da lui, patisce la sua distanza e ne soffre molto. Così, stringe i denti, lo raggiunge tutte le volte che può e, dopo essersi laureata, si trasferisce a Napoli e di lì a poco i due si sposano.
Cerimonia raccolta, intima, emozionante e commuovente, nel ricordo di Angelo Maggio, papà di Chrstian, venuto a mancare pochi mesi prima del lieto evento. Lo stile scelto dalla coppia per suggellare il loro patto d’amore rispecchia il loro animo e evidenzia quella timida riservatezza che da sempre caratterizza le loro vite.
Nonostante il caos e il fragore che contraddistingue Napoli, tuttavia, Valeria si è ambientata più che bene nel capoluogo campano, è innamoratissima della città e Capri, a suo avviso, è il posto più romantico del mondo. Segue con dispiacere le vicende poco felici legate alle sorti della città, dall’emergenza rifiuti, alla disoccupazione e alla criminalità. Realtà completamente differenti rispetto a quelle che caratterizzano la quotidianità della sua Montecchio. Eppure per i coniugi Maggio l’unica nota stonata della loro vita attuale è rappresentata dall’impossibilità di avere le loro famiglie geograficamente più vicine.
Poco più di un mese fa intervistata da Barbara Carere, ci pensa proprio la signora Maggio a tranquillizzare i tifosi napoletani dichiarando: “mio marito è pronto a chiudere a Napoli la sua carriera. Vuole rimanere qui a vita”.
Se è vero che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, ecco svelato l’arcano mistero che si cela dietro la saggia umiltà di “mister inchino”.

Articolo modificato 7 Dic 2011 - 15:14

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Scritto da
redazione