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L’approccio in maglia azzurra di Blerim Dzemaili e Gokhan Inler è stato sicuramente buono, ma i due nazionali svizzeri hanno ancora bisogno di un po’ di tempo per assimilare completamente i dettami tecnico-tattici di mister Mazzarri (niente di preoccupante: i due elvetici saranno sicuramente tra le pedine fondamentali del nuovo Napoli).

Ma la vera sorpresa del ritiro di Dimaro che Walter Mazzarri e i tifosi azzurri forse non si aspettavano ha un nome ed un cognome: Marco Donadel. L’acquisto meno altisonante della campagna di rafforzamento del Napoli è quello che, al momento, sta riscuotendo i maggiori consensi.

Una vita da mediano. L’ex “cagnaccio” viola è sempre stato, dai tempi in cui giocava a Parma, un pupillo di Cesare Prandelli e ora anche il tecnico del Napoli sta comprendendone il motivo: il mediano veneto per serietà e abnegazione non è di certo inferiore a nessuno dei suoi colleghi di reparto, inoltre si è presentato in ritiro in forma smagliante e nei primi test Mazzarri lo ha proposto titolare affianco ad Inler (con ottimi risultati), preferendolo momentaneamente a Dzemaili.

Il nuovo centrocampista azzurro oltre a cavarsela bene come schermo davanti alla difesa, è anche abbastanza efficace negli inserimenti e possiede una “gran botta” da fuori area.

Per tutti questi motivi i tifosi della Fiorentina hanno esternato tutta la loro amarezza nei confronti dei fratelli Della Valle per aver consegnato tra le braccia di una diretta concorrente, senza guadagnare un solo euro, due validissimi calciatori come Marco Donadel e Mario Alberto Santana  (l’argentino è ancora in fase di rodaggio, ma quando sarà in piena forma rappresenterà una validissima alternativa sia ad Hamsik che a Lavezzi).

Anche Paolo Del Genio, giornalista di Canale 8, è convinto che Donadel potrà essere una pedina molto preziosa per lo scacchiere di Mazzarri della prossima stagione: Inler sarà determinante per questo Napoli, non appena entrerà negli schemi di Mazzarri. Dzemaili può fare una grande stagione ma il migliore a centrocampo, finora, è stato Marco Donadel che già si è inserito perfettamente nel gioco del tecnico toscano”.

 

Marco Soffitto