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Interviste

De Laurentiis, che show: “Criticato spesso da fuorilegge. Mi colpì cosa mi disse un tifoso della Juve”

Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un’intervista alla tv svizzera RSI. Il presidente del Napoli ha regalato il suo solito show, fra aneddoti e opinioni sulla piazza napoletana, raccontando ironicamente il modo in cui la piazza si divide nei giudizi sul suo operato. Stupendo, poi, anche un aneddoto che coinvolge una battuta din un tifoso della Juventus che lo ha colpito particolarmente.

ADL show: “I tifosi chiedono troppo”

De Laurentiis parla così delle opinioni della piazza sul suo lavoro:

“Non ho mai sentito i miei tifosi cinematografici chiedere sempre di più, mentre nel mondo del calcio non fai mai abbastanza. I tifosi ti chiedono sempre acquisti e altro, tutta gente che fa il fantacalcio e di calcio ci capisce poco. Ci sono 85 milioni di tifosi del Napoli e sento di essere amato dai più, criticato da quelli che vanno allo stadio, ma fra quelli c’è un 10-15% di ultras che, nelle maggior parte dei casi, sono fuorilegge. Avete visto cosa è successo a Milano?”

Aurelio De Laurentiis al telefono in un evento a Napoli

L’aneddoto con un tifoso della Juve

Nel raccontare ancora meglio il rapporto con i tifosi, poi, il presidente raccorda un bellissimo aneddoto che coinvolge, invece, un tifoso della Juventus:

“Tanti anni fa scendo dall’aereo a Torino, viene da me una persona con la maglia della Juventus e mi chiede un autografo e una foto. Io gli chiesi: ‘Ma non sei juventino?’, lui rispose: ‘Sì, ma noi un presidente così non ce l’abbiamo’. Mi ha fatto piacere: vuol dire che rappresento una diversità”.

L’acquisto del Napoli

De Laurentiis non ha risparmiato anche un racconto su come è arrivata la decisione di acquistare il Napoli:

“Dissi: faccio cinema, la nostra famiglia viene da Napoli, cosa c’è di meglio che prendere il Napoli? Ci provai già nel 1999, ma Ferlaino mi fece causa dicendo che gli avevo distratto la campagna abbonamenti. Abbandonai l’idea, poi anni dopo mi dissero a Capri che il Napoli era fallito. Mi misi in macchina avversato da moglie e figli: ‘Papà, sei matto!’. Mi comprai un pezzo di carta: non c’era niente. Poi piano piano ce l’abbiamo fatta”

Articolo modificato 31 Ott 2025 - 14:37 14:37

Scritto da
Felice Leopoldo Luongo