I giocatori del Napoli, delusi dalla sconfitta, lasciano il campo dopo il match contro il Milan del 22 ottobre 2025.
Qualcosa si è incrinato nel Napoli. La squadra che fino a pochi mesi fa faceva scuola per equilibrio e solidità, oggi fatica a riconoscersi. Le prestazioni sono altalenanti, i risultati arrivano a metà, ma c’è un numero che pesa più degli altri. Un dato evidenzia in maniera molto chiara l’incredibile fragilità di una squadra che aveva costruito la propria identità sulla difesa.
Nella stagione precedente il Napoli era riuscito a contenere le reti al minimo: 27 in campionato più 6 in Coppa Italia, per un totale di 33. Quella solidità era diventata un marchio di fabbrica della squadra guidata da Antonio Conte.
Una virtù che ha permesso agli azzurri di cucirsi sul petto il quarto Scudetto della storia. In questo avvio di campionato, tuttavia, qualcosa è cambiato. Le crepe sono diventate ancor più visibili dopo la brutta serata di Eindhoven, in cui il PSV ha travolto i partenopei con un netto 6-2 in Champions League. Per il Napoli si è trattato della seconda sconfitta di fila, la quarta in questo avvio di stagione.
“Abbiamo perso compattezza, equilibrio e voglia di non prendere gol. C’è sempre la sensazione che gli altri possano farci male e, contro queste squadre in Champions, gli errori li paghi”, ha rivelato nel post gara capitan Di Lorenzo. Parole che suonano come un campanello d’allarme e che non fanno presagire nulla di buono ai tifosi azzurri.
La disfatta europea ha fatto esplodere il problema. Già 16 gol incassati tra Serie A e Champions, ovvero la metà di quanto subito in tutta la scorsa stagione dopo solo 10 partite. Dopo la sconfitta di ieri, il Napoli ha fatto registrare l’ottavo match consecutivo in cui ha subito gol.
Le ragioni? In parte l’inserimento di nuovi giocatori, in parte la perdita delle certezze difensive che avevano caratterizzato l’annata precedente. Ora Conte dovrà intervenire sull’equilibrio, sul modulo e sull’atteggiamento della squadra prima che i numeri diventino una zavorra difficile da superare. Ritrovare quella compattezza non sarà facile, ma è la strada obbligata per tornare a essere la macchina impenetrabile di un tempo.
Un altro dato, fornito da Opta, rende la crisi ancora più evidente: il Napoli ha incassato sei gol in una competizione europea per la prima volta nella sua storia. In generale, non subiva almeno sei reti in una singola partita dal 21 dicembre 1997, nel 3-6 contro la Sampdoria in Serie A.
L’unico lampo della notte di Eindhoven porta la firma di Scott McTominay. I due gol del centrocampista scozzese sono arrivati entrambi di testa. Dalla scorsa stagione, McTominay è il centrocampista della Serie A che ha segnato più reti di testa (sei) in tutte le competizioni.
Articolo modificato 23 Ott 2025 - 00:30 00:30