Luciano Spalletti parla dal Festival dello Sport di Trento - spazionapoli.it
Luciano Spalletti è stato protagonista, questa mattina, al Festival dello Sport di Trento: tanti spunti interessanti dalle dichiarazioni del tecnico ex Napoli.
L’ex allenatore della SSC Napoli, Luciano Spalletti, torna a parlare al Festival dello Sport, che si sta tenendo a Trento. Reduce dall’ultima esperienza tutt’altro che indimenticabile sulla panchina della Nazionale, il tecnico di Certaldo ha parlato delle sue sensazioni in questo suo momento molto particolare, caratterizzato dall’amarezza di non aver inciso quanto desiderato tra le fila dell’Italia.
Luciano Spalletti non nasconde un certo malumore dettato dalla parentesi tutt’altro che esaltante sulla panchina della Nazionale Italiana.
Di seguito, quanto dichiarato dal tecnico a tal riguardo:
“In Nazionale ho commesso l’errore di trasferire il mio modo di vivere questo sport. Ho sbagliato perché li ho intasati di richieste. Oggi serve essere leggeri perché le pressioni sono tante. Con i social il calcio ora è una biblioteca a cielo aperto e sono cambiate le necessità. Io ho provato a far capire che il calcio fosse una cosa seria. Mi sono sempre chiesto come comunicare al meglio.
Rifiuto di Acerbi? Sono sempre più quelli che trovano scusanti per non assolvere i propri impegni e non prendersi responsabilità importanti. Non ci mettono la faccia e non si confrontano umanamente. C’era la possibilità di dirmi quelle cose ma le ha dette troppo tardi. Quando l’ho chiamato gli ho detto che il campo aveva detto che era (ed è) uno dei più forti. Pensavo che avesse personalità per far crescere i giovani. Più volte l’ho chiamato ed aveva accettato. A distanza di qualche giorno dalla partita, mi ha mandato un messaggio per dire ‘Ci ho ripensato non vengo più’, tirando nuovamente fuori la storia di Juan Jesus.
Il mio fardello è la Nazionale. Il dolore me lo devo vivere tutto. Non è esagerato perché io sono fatto così, altrimenti sarebbe stato un controsenso dire di essere in paradiso. La Nazionale per me lo era e non dimentico quello che è successo. Non merito compassione perché altrimenti a chi mi dice ‘poverino’ gli darei una testata ma sono consapevole dell’importanza delle mie scelte.
Nel corso del suo intervento al Festival dello Sport, Luciano Spalletti ha parlato anche della sua parentesi sulla panchina del Napoli.
Queste le sue parole a tal riguardo:
“Quando mi hanno detto di essere uno scugnizzo è stato bellissimo. Ho ricevuto un amore sfrenato. De Laurentiis? È stato un presidente fantastico.
Per me era diventato difficile perché lui aveva preso il sopravvento. Non mi ha mai parlato di un rinnovo, di un regalo per farmi vedere che mi voleva bene. L’anno che ha gestito da solo gli ha fatto bene. E infatti dopo ha scelto un allenatore di personalità”.
Articolo modificato 12 Ott 2025 - 12:13 12:13