Roberto Saviano parla al Festival dello Sport di Trento - spazionapoli.it
Roberto Saviano, scrittore e noto tifoso del Napoli, ha parlato in occasione del Festival dello Sport, che si sta tenendo a Trento.
Dal retroscena su un grande ex Napoli come Khvicha Kvaratskhelia, passando per Diego Armando Maradona, che ha scritto pagine di storia indelebili per il club azzurro. Ci ha messo tutta la sua fede partenopea lo scrittore Roberto Saviano, intervenuto al Festival dello Sport di Trento. “Tifare Napoli per me è la porta per una dimensione di perenne infanzia”, aveva dichiarato tempo fa Saviano a proposito del suo amore per i colori azzurri.
E anche a Trento, lo scrittore si lascia andare a parole che toccano il cuore, come quelle rilasciate su Maradona, simbolo di una fede che Saviano non perde mai occasione di palesare.
Le parole rilasciate da Roberto Saviano al Festival dello Sport di Trento su Diego Armando Maradona toccano il cuore di tutti i tifosi del Napoli.
Queste le dichiarazioni dello scrittore:
“Con Maradona ho avuto la sensazione che fosse capitata la cosa migliore nella vita. Era ancora un ragazzo timido, spaventato e scottato. La madre sosteneva di essere napoletana. Pensava di fare una presentazione qualunque e invece si trova 70 mila persone (almeno dentro lo stadio). 70mila occhi lì solo per guardarlo. Non era mai successo prima, un intero stadio. Era arrivato il nostro calciatore. A Barcellona aveva già iniziato con i suoi problemi (cocaina, razzismo, infortunio). Le squadre del mondo pensano tutte ‘è rotto’ ma il Napoli ha avuto fiuto. Il calcio a Napoli è vita quotidiana, i calciatori sono parte della famiglia.
Maradona a Napoli trova la terra in cui si riconosce e che lo riconosce. Aveva un corpo resiliente con un’elevata capacità di adattamento. Dove ogni diritto è privilegio, ogni domenica con quella squadra hai la sensazione che ti stai facendo giustizia, ti senti sollevato da tutte le mancanze. A Napoli, anche con lo scudetto di Spalletti, la partita sistema o peggiora quello che accade durante la settimana. Con Diego si è avuto un giocatore che in campo giocava divertendosi. Si andava a vedere Maradona per vedere la partita e non il contrario”.
Lo stesso Roberto Saviano si è lasciato andare anche a un retroscena personale su un altro grande ex Napoli, ossia Khvicha Kvaratskhelia.
Di seguito, quanto dichiarato a tal riguardo:
“Mio padre era convinto di aver scoperto Khvicha Kvaratskhelia, avendolo visto all’europeo prima dell’arrivo a Napoli.
Basta vestire la maglia azzurra per essere amati, è pura magia. Questo non succede da altre parti. Vestire il Napoli significa appartenere ad una storia. Come Higuain, amato fino a prima di andare dagli acerrimi nemici. Quando arrivi nel Napoli non stai giocando per la squadra ma per la città. Rispetto a qualunque altra parte d’Italia, per essere napoletano puoi esserlo quando vuoi. Una magia unica, anche se si tende a “napoletanizzare” tutto, qualsiasi cosa.
Un eccesso di campanilismo? No, questione di identificazione. Ti identifichi perché Napoli diventa la tua parte migliore. Un calciatore a Napoli gioca e verrà giudicato dalla città”.
Articolo modificato 11 Ott 2025 - 21:53 21:53