12.40 – Amici di SpazioNapoli, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Antonio Conte: segui le sue parole dalle 13 su SpazioNapoli!
A che punto è il Napoli? “Sicuramente finiamo un periodo di lavoro importante. Sappiamo tutti che la pre season è un periodo dove lavori, si cerca di continuare il lavoro fatto con i ragazzi che sono stati confermati, si cerca di inserire i calciatori nuovi. Per tutte le squadre che hanno bisogno di portare dentro diversi giocatori, direi che si è un cantiere aperto, mi sembra la definizione più giusta. Stiamo lavorando bene, sono contento dell’applicazione dei ragazzi, stanno lavorando in maniera seria. Ho avuto buone risposte dal gruppo vecchio ma anche dai nuovi. E’ inevitabile che soprattutto dai nuovi ci voglia tempo per far entrare alcuni concetti”.
La coesistenza dei quattro, De Bruyne, Anguissa, Lobotka e McTominay, può essere una soluzione credibile per l’equilibro? “Io non penso che sia una filosofia mia o del Napoli, devono averlo tutte le squadre che aspirano ad essere competitive. Quando parlo di cantiere aperto parlo del fatto che stiamo valutando diverse soluzioni, c’è anche questa. Bisogna trovare differenti soluzioni, anche perchè l’annata sarà lunga, in cui ci saranno tante partite, abbiamo lavorato tantissimo sul 4-3-3, è un sistema di gioco che è nelle corde di questa squadra, abbiamo gli interpreti per farlo, stiamo cercando di trovare una soluzione ulteriore nell’eventualità di dover rinunciare a un esterno offensivo nell’uno contro uno e mettere un centrocampista in più. C’è da lavorare per ottimizzare i meccanismi, senza pensare che ci sia la soluzione migliore in assoluto”.
Un bilancio sulla prima sessione di mercato? “Il bilancio è molto semplice da fare: al di là di questa sessione di mercato, noi nel giro di un anno, dal mio arrivo, abbiamo praticamente preso 13 giocatori. Ne abbiamo venduti 7, tra questi giocatori top player come Osimhen, Kvara, in ultimo Raspadori, Simeone, Caprile, Gaetano, sono entrati 13 giocatori nuovi. Abbiamo rinnovato il prestito di Lindstrom e Cajuste, acquistati dopo la vittoria dello Scudetto, abbiamo fatto nuovi prestiti su calciatori che hanno vinto il campionato come Ngonge e Rafa Marin, e questi sono i fatti. Quando parlo di tutto questo movimento, significa che siamo un club che sta continuando la famosa ricostruzione.
Non penso che tutti i club che aspirano ad essere competitivi, o hanno vinto lo Scudetto l’anno scorso, possano dare tutto questo movimento. Noi continuiamo ad essere in costruzione, abbiamo vinto lo Scudetto ma non a fine ciclo di costruzione. E’ stato qualcosa di straordinario dopo solamente il primo anno di ricostruzione. Adesso dobbiamo fare il secondo step ed arrivare al terzo. Dissi che sarò contento se alla fine del mio ciclo avrò dato una stabilità calcistica per mantenere il Napoli ad essere competitivo con le big, e noi stiamo continuando a fare questo. Stiamo cercando di rinforzarci e di completare, quando si fanno queste operazioni cosi ingenti, poi non tutte le ciambelle escono con il buco, se no saremmo tutti dei fenomeni a non sbagliare niente. Stiamo cercando di fare le cose per bene, rispettando lo stile Napoli, questo significa essere orgogliosi di costruire qualcosa per dare stabilità per tanto tempo. Dare una stabilità nel tempo, prendendo giocatori che ci daranno nel presente ma che sono soprattutto per il futuro, perchè non stravolgeranno l’undici iniziale, stanno implementando la rosa, per essere titolari.
Beukema sarà il nuovo Rrahmani perchè ha quelle caratteristiche. Lucca guarderà Lukaku per crescere, ma non abbiamo preso un giocatore finito. Marianucci sarà per anni il centrale del Napoli, ma ha 21 anni e viene dall’Empoli. Prendere un calciatore pronto come De Bruyne è una cosa, ma è un acquisto diverso rispetto agli altri. Dovremmo cercare di completare la rosa perchè necessitiamo non per capriccio mio, del presidente o del direttore sportivo. Abbiamo cercato di fare le cose per bene, diamo tempo a questi ragazzi. Lang viene dal calcio olandese, metodologia totalmente diversa rispetto alla nostra ma ha bisogno di ambientarsi. Se non vuoi avere pazienza devi prendere giocatori… PSG ha preso Kvara, giocatore pronto, 70 milioni. La necessità nostra oggi è completare la rosa, quando fai questi movimenti di calciatori nuovi, capisci che non ci sono delle fondamenta e noi le stiamo creando. Stiamo lavorando, più che lavorare e stare lì a pensare al calcio Napoli, noi non possiamo fare”.
Questo dualismo tra Milinkovic Savic e Meret? “Abbiamo speso 20 milioni per Milinkovic-Savic, l’anno scorso Scuffett è venuto in prestito. Dividerà l’annata insieme a Meret, ci saranno delle partite in cui giocherà uno ed altre in cui giocherà l’altro. Abbiamo l’esempio lampante di Donnarumma, forse il miglior portiere al mondo, tra i candidati per il premio Yashin, e c’è unn allenatore che ha voluto prendere un altro portiere. Io non ho voluto prendere un altro portiere per mandare via Meret che mi dà garanzie, ma ho bisogno anche di altre garanzie. Divideranno la porta, a meno che non ci sia un dislivello cosi importante da andare su uno”.
Cosa perde il Napoli con le partenze di Raspadori e Simeone? “Prima di tutto voglio ringraziare i calciatori che sono andati via e che hanno contribuito allo Scudetto, tra questi c’è anche Kvara. Nel suo percorso ha fatto 5 gol ed ha influito. Poi mi riferisco a Jack, Simeone, Ngonge, Rafa Marin, tutti quelli in rosa. Rimarrà sempre un affetto. Così come voglio specificare, chi è andato via ha chiesto di andare via per diversi motivi, questo sia chiaro. Dopo il primo anno ho chiesto garanzie ad ADL di conferma obbligatoria di alcuni, già non c’erano basi, bisognava partire da un minimo, dopo il mio primo anno la mia porta è aperta, chi non vuole rimanere è libero di andare. Jack mi ha detto che voleva andare, ha detto che c’era questa opportunità, è giusto che ognuno scelga la propria strada”.
Cosa si aspetta ancora dal mercato? “Mi aspetto che completiamo. La domanda è: cosa si aspetta il club? Il presidente si aspetta di completare la rosa. Non possiamo fare numeri, il presidente sa qual è il numero giusto”.
A che punto è l’inserimento di Noa Lang? “Oggi non possiamo fare un paragone Kvara-Lang. Si parla di un giocatore venduto a 70 milioni, un altro a 25 milioni, stiamo parlando già dal punto di vista economico di un dislivello enorme. Quando c’è, significa che in questo momento ci sono differenti situazioni. Lo riteniamo un giocatore che ci può dare una mano nel presente ma lavorando in una carta maniera potrà diventare il nuovo Kvara, poi magari sarà venduto. L’alternativa? C’era un nome nella lista, Ndoye, cifre molto alte, non da Napoli, e quindi il giocatore è andato da un’altra parte. Noi dovremo sempre cercare un qualcosa che collimi con la nostra strategia e modus operandi, non deve essere una diminutio ma un fatto di orgoglio. Stiamo in un club che a modo suo cerca di far quadrare il tutto, ho sposato questa causa e ne sono orgoglioso, al tempo stesso cerco di dare degli indirizzi. La mia soddisfazione sarà quella di portare il Napoli ogni a rompere le scatola a Juventus, Inter e Milan, sono top club che per diversi motivi sono lì, si contenderanno sempre lo Scudetto. Se riusciamo a dare al tifoso napoletano un senso di orgoglio, sarà la mia più grande soddisfazione, essere competitivi ed un problema per gli altri”.
Una valutazione su Ambrosino e Vergara? “Vergara sono riuscito a vederlo più, è venuto a Dimaro e adesso. E’ ragazzo che secondo me ha delle qualità, ha una struttura fisica che può reggere, stiamo parlando di un ragazzo giovane. La mia volontà è che rimanga e lavori con noi, come successo ad altri come Hasa. Vergara ha fatto uno step importante l’anno scorso, stare con noi e darci una mano potrà darci piacere. Ambrosino si è aggiunto adesso, è un ragazzo di buona prospettiva, bisogna capire bene quale sia la cosa migliore per lui, se cercare una situazione. dove farlo giocare costantemente, o restare con noi dietro Lukaku e Lucca. Voglio parlare anche con i calciatori, devono essere convinti”.
Come pensa di gestire il minutaggio di tutti per una condizione adeguata al momento giusto? “Penso che la gestione di questi due ritiri sia stata fatta in maniera ottimale, stiamo riuscendo ad arrivare con 90′ minuti nelle gambe a tutta quanta La Rosa, o Comunque gli elementi più importanti della rosa. Il lavoro, la pazienza, l’abnegazione, l’applicazione da parte dei nuovi sarà molto importante. Oggi sono già tranquillo se vado sull’usato sicuro, conoscono i meccanismi e determinate situazioni tattiche, questi calciatori per me rappresentano una garanzia. Bisogna. avere pazienza, andare cauti e non pensare che ogni acquisto che arriva abbiamo preso il miglior terzino al mondo, la migliore ala al mondo o il miglior centravanti. Fanno parte del nostro modus operandi. Lucca ha delle potenzialità importanti ma è un ragazzi tutto da lavorare, strutturare, crescere, lì ti rendi conto che c’è tanto lavoro da fare. Sono arrivati tanti ragazzi di prospettiva importante ma qualcuno non è ancora pronto ad essere buttato subito nella mischia., Dovremmo essere bravi a proteggerli, portarli sullo stesso livello. Quello che stiamo facendo noi non lo stiamo facendo le altre squadre. Non ricordo un squadra che ha vinto lo Scudetto ed ha cambiato così tanto nel giro di un anno. Siamo stati bravi tutti, ambiente, allenatore, giocatori, presidente, ma abbiamo fatto qualcosa di straordinario, non il raggiungimento finale di un percorso. Non facciamoci tirare in inganno da lusinghe smoderate o prese per i fondelli”.
Come sta Buongiorno? Chi è più avanti per sostituirlo tra Juan Jesus e Beukema? “E’ in dirittura d’arrivo. E’ inevitabile che adesso sia nell’ultima fase, bisogna rispettare totalmente il sentiment del calciatore. L’ultima parte, da quando è stato operato, siamo in perfetto spazio temporale. Penso che lui sia prossimo al recupero totale. Per il discorso che mi ha fatto, penso di aver già risposto in precedenza”.
Le strutture sportive della città sono di suo gradimento? “Le strutture di Castel di Sangro sono ottime, avere a disposizione un campo centrale, altri due campi di cui uno utilizzato per i lavori fisici e l’altro più nascosti, ci permettono di avere a disposizione ciò di cui necessitiamo”.
Un valutazione generale su De Bruyne? “Si è calato totalmente nella nostra realtà, veniva da una situazione tutta diversa. Sta lavorando in maniera seria, ha capito l’importanza del lavoro, sempre sorriso sulla labbra, mai una parola fuori posto, inserimento apprezzato da tutti i calciatori. E’ venuto qui a rimettersi in gioco, va dato merito a lui. Non ha saltato un secondo di allenamento, disponibile, ha fatto sempre tutto, ci auguriamo di trovare la quadra su tutto. Ci saranno tante partite e faremo le valutazioni necessarie, ragazzo eccezionale che ha sorpreso tutti”.
Un passaggio sulla candidatura di miglior allenatore al Pallone d’Oro? “E’ un merito che va ai ragazzi. Aver vinto questo Scudetto in maniera straordinaria ha portato alla ribalta l’allenatore per questo premio, non per altro. ringrazio tutte le persone che hanno potuto permettere questo, questo inserimento nella nomination. Poi penso che Luis Enrique abbia fatto qualcosa di straordinario, ringrazio per essere entrato in questa cerchia di allenatori, i ragazzi e il club”.
13.38 – Finisce qui la conferenza stampa di Antonio Conte.
Articolo modificato 13 Ago 2025 - 13:48 13:48