“A settembre De Laurentiis vuole parlarmi”: Starace può tornare al Napoli? Il retroscena (LaPresse), SpazioNapoli.it
Intervistato da La Repubblica, Tommaso Starace ha ripercorso la sua esperienza in azzurro e anticipato l’incontro con Aurelio De Laurentiis.
Mentre la squadra si prepara ad affrontare il Girona nella quinta amichevole prestagionale, in programma oggi alle 19:00, non è sicuramente passata inosservata, in questa estate, l’assenza di una figura iconica e istituzionale della storia del Napoli. Dopo ben 48 anni, infatti, Tommaso Starace non fa più parte dello staff partenopeo, essendo andato in pensione al termine della scorsa annata.
Difficile immaginare un lieto fine migliore per quella che è stata a tutti gli effetti una vera e propria storia d’amore. La conquista del quarto scudetto ha chiuso in maniera perfetta la lunghissima avventura di Starace al Napoli, iniziata nel lontano 1977 come aiuto chef e proseguita, a partire dal 1987, come capo magazziniere.
Tuttavia, come confessato dallo stesso Starace in un’intervista rilasciata a La Repubblica, non è detto che lo scorso 23 maggio, data della gara contro il Cagliari che ha regalato il tricolore agli azzurri, sia stato davvero il suo ultimo giorno da dipendente del Napoli:
“Con il Napoli non finirà mai. È la mia vita. A settembre incontrerò De Laurentiis, che ringrazierò sempre. Vuole parlarmi: se c’è la possibilità di collaborare ancora in qualche modo, valuteremo. Altrimenti resterò un uomo innamorato dell’azzurro”.
La volontà di Aurelio De Laurentiis di incontrare Starace può spiegarsi con l’idea di mantenere all’interno del mondo Napoli un uomo che ha vissuto in prima fila tutti e quattro gli scudetti. A questo proposito, Starace non ha dubbi su quale sia stato il più bello:
“Non si può fare una classifica. Quando vinci, è incredibile. Di sicuro il primo non si dimentica”.
Con ogni probabilità, nella sua valutazione, ha avuto un peso determinante il legame indissolubile con Diego Armando Maradona:
“Diego è stato un genio. Con lui non avevamo paura di nessuno. Ci ha insegnato a vincere. Si fidava tanto di me. Ero l’unico che la domenica poteva andare in camera sua alle 12:30 per prendere la borsa e caricarla sul pullman”.
Non solo ricordi e nostalgia, in ogni caso. Perché settembre è alle porte, così come l’appuntamento con De Laurentiis. “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”: ancora una volta Antonello Venditti potrebbe avere ragione.