Napoli in maglia bianca. Non più azzurra. Ormai va così, e non è soltanto un vezzo. Gli azzurri, così si diceva prima. Adesso bisognerebbe dire i “bianchi”. Perché la classica divisa non è più quella predefinita. Quella più usata. Lo dicono i numeri, visto che
Solo sette per la terza divisa, quella nera. Pareggio, quindi, e dati alla mano almeno considerando questa stagione, la maglia ufficiale diventa proprio la “strisciata”, con la banda azzurra che ricorda un po’ i devoti della Madonna dell’Arco. Una scelta che fa discutere, anche perché la maglia è, a proposito, sacra. Eppure sembra prevalere un discorso scaramantico, visto che con la maglia bianca il Napoli ha inanellato una lunga
Scaramanzia e non solo, perché non è la prima volta che il Napoli “spinge” le divise alternative. Capitò con la maglia gialla quando c’era Benitez. Ma in genere il club partenopeo non disdegna l’utilizzo delle altre maglie, anche per spingere le vendite
delle casacche alternative, che storicamente fanno incassare molto meno, in quanto il tifoso predilige la prima maglia. Mentre le divise alternative stuzzicano soprattutto i collezionisti o chi per un motivo o per un altro “si innamora” di una delle maglie alternative. De Laurentiis, di certo si è innamorato dalla maglia bianca. E sono venti
FONTE: Giovanni Scotto per il Roma