Il primo atto di Napoli-Juventus è andato in scena: 1-1 il finale, un risultato che accontenta tutti e nessuno. Calato il sipario, le squadre si prepareranno subito al secondo atto, quello finale in Coppa Italia. Prima, però, si analizzeranno: sarà sicuramente questo il lavoro immediato e principale dei due tecnici, Sarri e Allegri, che dovranno capire cosa ha funzionato, cosa no, cosa va cambiato e cosa è meglio non toccare.
POSSESSO E PASSAGGI: PREDOMINIO AZZURRO
Si analizzeranno anche guardando i numeri e le statistiche del match. Numeri e statistiche che, da soli, dicono che il Napoli è stato più bravo: 60,6 % il possesso palla degli azzurri, contro il 39,4 % juventino. Un dato che trova conferma nei 730 passaggi effettuati, di cui ben 119 sono opera di Jorginho; solo 476 quelli dei bianconeri.
ATTACCO: NAPOLI TANTO IN AVANTI, MA POCO CATTIVO
Non muta la situazione se si guarda solo la fase offensiva. Anche lì l’ago della bilancia pende decisamente a favore del Napoli, autore di 17 tiri in porta, con 4 indirizzati nello specchio. La situazione dell’attacco bianconero, invece? Solo 4 i tiri totali, solo 1 il tiro diretto a Rafael, il goal insomma. Spostandosi, poi, all’origine dei tiri, ovvero in fase di cross, sono 17 i traversoni messi in mezzo dai partenopei; 5 quelli dei bianconeri. Il calciatore azzurro che ha sia crossato che tirato di più è Lorenzo Insigne (4 i cross, 5 i tiri).
JUVE MIGLIORE IN POCHISSIMO
La Juve risulta vincitrice solo su: contrasti, con un 4% scarso di vantaggio (72,2 % – 76,5 %); respinte, con 29-13; passaggi lunghi, ben il 18% dei 476 già prima citati, contro solo il 5% del Napoli. Dati che richiamano alla buona – e quasi perenne durante l’arco della partita – chiusura difensiva dei bianconeri.
NUMERI FAVOREVOLI PER IL NAPOLI, MA IL RISULTATO DICE SOLO 1-1