La Presentazione - "Sono emozionato da 20 giorni, non da stasera. Pensavo di essere nato a Napoli casualmente, ma non è così. Mi sono emozionato al San Paolo già da avversario, figuriamoci da padrone di casa. A scuola l’unico tifoso del Napoli ero io. Sono andato a vedere anche partite di Coppa dei Campioni a Napoli nel periodo di Maradona”. Si presenta così Maurizio Sarri, nella piazza di Dimaro, davanti al suo nuovo pubblico. L'emozione è tanta, così come la consapevolezza di avercela fatta. L'allenatore nato a Napoli, tifoso del Napoli, che ha viaggiato per tutta Italia facendo tanta, tanta gavetta, realizza il suo sogno di allenare la squadra che da sempre gli fa battere il cuore. Tanto, forse troppo scetticismo nei suoi confronti all'arrivo, complice il fatto di non provenire da una società blasonata e di non aver allenato ancora in grandi piazze. I tifosi, ancora sotto l'incantesimo Benitez, non sorridono come dovrebbero e lo scetticismo è ancora tanto. Un inizio per niente felice rende il tutto ancora peggiore ma la reazione e la consapevolezza che sia nato un grande Napoli, che sia nato un nuovo progetto, riportano i tifosi al San Paolo a viaggiare sulle stesse frequenze d'onda della squadra. Ed è anche merito, soprattutto, di quest'uomo in tutta, emozionato al momento della presentazione, così come ogni volta che scende in campo, in casa o in trasferta, coi colori azzurri stampati nel cuore.
Alessandro Pellegrini, rappresentante legale del tecnico azzurro Maurizio Sarri, è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli, durante la trasmissione Radio Goal, per parlare delle recenti critiche mosse al suo assistito. Ecco il commento raccolto da SpazioNapoli: “Si dice che in Italia siamo tutti commissari tecnici: ecco, ora il tifoso può dire quel che vuole, ma mi scoccia sentire dire da alcuni addetti ai lavori che Sarri avrebbe sbagliato i cambi. E non mi riferisco ai giornalisti napoletani quanto invece a quelli delle TV nazionali che hanno attaccato Maurizio”.
“Senza entrare troppo nei dettagli, nei metodi di Maurizio Sarri ci sono dei parametri che vengono analizzati dopo ogni allenamento o partita, che consentono dunque di conoscere i tempi di resistenza fisica dei giocatori, in modo da capire quando arriva il momento di cambiarli. Sono dettagli che non mi aspetto capiscano i tifosi, ma i giornalisti sì”.
“Contro la Sampdoria si è visto lo spirito di una squadra che non molla mai, prima del crollo fisico e mentale. Non bisognerebbe muovere attacchi del genere dall’esterno, bensì fare quadrato intorno alla squadra in questo momento”.
Articolo modificato 2 Set 2015 - 14:58 14:58