Sandor Kocsis e l’Ungheria dimenticata
Certi posti sono sempre aperti. Diffidate del cartello con su scritto “chiuso”, dell’oste che, spolverando, vi chiede di tornare domani, quando, stanco e assalito dalla fatica, s’appoggia all’ingresso e fuma sulla soglia del suo lavoro, prima di tornarsene a casa. Già per le storie dei fratelli Starostin e di Eduard Strelsov, campioni lontani, in vita … Leggi tutto