Il Napoli celebra il gol di Kevin De Bruyne su rigore contro l’Inter, con il belga infortunato sullo sfondo. (LaPresse) SpazioNapoli.it
Dopo la vittoria per 3-1 del Napoli contro l’Inter, arrivata a pochi giorni dalla sconfitta in Champions League contro il PSV Eindhoven, i campioni d’Italia tornano a guidare da soli la Serie A. In attesa della gara tra Roma e Sassuolo, gli azzurri di Antonio Conte hanno mandato un segnale forte al campionato. A commentare la sfida è stato Fabio Capello, intervenuto sulle pagine de La Gazzetta dello Sport con una lettura lucida e diretta.
“Napoli-Inter è stata lo specchio di questo campionato, dove le cose cambiano con una velocità sorprendente. Alla fine ho avuto la sensazione che le due squadre si fossero scambiate le identità: il Napoli ha giocato con la solidità e il cinismo che fino a poco fa appartenevano all’Inter, mentre i nerazzurri sono apparsi disordinati e vulnerabili, come il Napoli in difficoltà visto tra Torino e Eindhoven.”
Capello ha sottolineato, a La Gazzetta dello Sport, come la squadra di Conte sia tornata a mostrare la sua vera natura: compatta, concentrata e spietata. All’opposto, l’Inter di Cristian Chivu ha perso certezze, apparendo fragile nelle distanze e nel ritmo.
“È vero, il rigore con cui De Bruyne ha sbloccato la gara non c’era, ma questo non può essere un alibi. L’Inter è mancata in organizzazione e reazione. Al di là dei tentativi di Bastoni e Dumfries, la squadra si è disunita troppo facilmente, lasciando al Napoli campo e iniziativa.”
Per Capello, l’errore arbitrale non giustifica una prestazione così povera di idee. L’ex allenatore ha evidenziato il crollo dell’equilibrio tattico che, fino a pochi giorni fa, rappresentava la forza dei nerazzurri.
“Ciò che mi ha stupito è stato il calo di concentrazione. L’Inter aveva trovato stabilità e risultati, ma dopo la vittoria in coppa contro il Saint-Gilloise si è forse sentita troppo sicura di sé. Nel calcio, l’eccesso di fiducia è pericoloso: basta un passo falso per perdere compattezza e ritmo.”
Il Napoli, invece, ha mostrato un atteggiamento opposto: umiltà, concentrazione e spirito di squadra. Capello ha chiuso ricordando che, in un campionato così equilibrato, l’aspetto mentale può fare la differenza più della tattica o dei singoli nomi.
Articolo modificato 26 Ott 2025 - 14:33 14:33