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Rassegna Stampa Napoli

Caso Osimhen, ribellione in casa Juve: “Richiediamo parità e Scudetto revocato”

In casa Juve c’è malumore per quanto riguarda gli ultimi sviluppi e le ultime rivelazioni in merito al caso legato all’affare tra Napoli e Lille per Victor Osimhen.

In questi giorni, è tornato in auge il discorso legato al caso Osimhen: il Napoli, attraverso i rappresentanti legali del presidente Aurelio De Laurentiis, si definisce tranquillo e, al momento, non ci sono presupposti per cui il club azzurro possa rischiare qualcosa dal punto di vista sportivo. Ma è chiaro che la situazione stia monopolizzando l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori, con un dibattito che si fa sempre più acceso e animato.

Molte delle reazioni sono arrivate da Torino, sponda Juventus: a tal riguardo, in mattinata stanno divenendo virali gli interventi da parte di Michele Patrisso e Massimo Durante, rappresentanti della Fondazione Jdentità Bianconera. In particolare, i due si rivolgono nei confronti del Procuratore federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giuseppe Chinè. I due legali in questione chiedono, dal proprio punto di vista, parità di trattamento e non solo: sono stati tirati in ballo anche vicende ancor più lontane come l’assegnazione dello Scudetto 2005-2006 all’Inter, provvedimento arrivato in seguito allo scandalo Calciopoli.

Affare Osimhen, da Torino insorgono: la richiesta fa discutere

Sono molti i tifosi della Juventus che non vedono di buon occhio gli ultimi sviluppi della vicenda Osimhen. La giustizia sportiva ha archiviato da tempo la questione e non ci sono evidenze per cui tale filone debba essere riaperto. Anche perché, secondo anche quanto sostenuto dalla tesi dei rappresentanti legali della SSC Napoli, tali intercettazioni (rese pubbliche nei giorni scorsi da La Repubblica) sono stati già valutati in sede d’indagine.

Da Torino insorgono dopo le ultime novità sul caso Osimhen – La Presse – spazionapoli.it

Non ci sta, però, la Fondazione Jdentità Bianconera. Queste le parole rilasciate dagli avvocati Michele Patrisso e Massimo Durante:

“Vogliamo un atteggiamento garantista verso tutte le società. Pretendiamo la parità di trattamento. Se ci viene raccontato, come fa Gravina, che la giustizia sportiva debba essere veloce, lontana dalle lungaggini dei procedimenti penali, noi ci aspettiamo che ci sia identico trattamento nei confronti di altre società”.

E non solo: la Fondazione Jdentità Bianconera ha deciso di intraprendere una vera e propria azione legale nei confronti di Chinè:

Il signor Durante (padre di Massimo, ndr) ha deciso di affondare il colpo presentando una vera e propria denuncia querela, l’obiettivo è capire esattamente il ragionamento fatto dal dott. Chiné, nel perseguire così pervicacemente la Juventus e andando, a dire del querelante, col freno a mano tirato con le altre. Dopo decine di esposti, noi della Fondazione e tutti i tifosi, non solo juventini, cerchiamo una risposta. Anzi, cerchiamo di smuovere una montagna”.

Scudetto revocato: in casa Juve ritorna la rabbia anche su Calciopoli

Nel corso dell’intervista in questione, viene fatta menzione anche dell’assegnazione a tavolino dello Scudetto 2005/06 all’Inter, a causa dello scandalo Calciopoli.

Da Torino insorgono dopo le ultime novità sul caso Osimhen – La Presse – spazionapoli.it

Questo il passaggio riportato da Tuttosport:

“Chiederemo alla Federazione di revocare lo scudetto all’Inter nel 2005-2006, perché con tutto quello che è uscito fuori, ogni singolo elemento, ci fa capire come lo scudetto non possa andare all’Inter. O meglio: vuoi toglierlo? Allora non assegnarlo a nessuno. La Corte di Cassazione dice che la classifica finale non è stata alterata”

Articolo modificato 10 Ott 2025 - 11:52 11:52

Scritto da
Francesco Fildi