Non chiamatelo oggetto misterioso: Lozano partecipa alla festa dei gol contro l’Atalanta

Il Napoli decide di lasciarsi alle spalle tutto il polverone mediatico alzatosi dopo il caso Juventus. La mancata partenza del Napoli per Torino è stata fatale per la squadra di De Laurentiis. Il punto di penalizzazione e la sconfitta a tavolino avrebbero potuto compromettere l’ambiente, far abbassare il morale ai giocatori. Contrariamente a tutto ciò, il Napoli non ha deluso le aspettative. Al San Paolo arriva l’Atalanta migliore di tutti i tempi, gli azzurri ritorno a giocare: questa volta sul campo. Nessun giudice sportivo, nessuna questione legale, gli azzurri convincono a suon di gol contro un’Atalanta irriconoscibile. Tra i protagonisti del pomeriggio magico c’è Hirving Lozano, croce e delizia del Napoli.

Lozano, davvero oggetto misterioso?

38 milioni. Questa è la cifra che il Napoli ha impiegato per acquistare uno dei giocatori più onerosi di sempre. Il messicano cresciuto nel Pachuca aveva già convinto ai Mondiali e anche con il PSV Eindhoven. Il giocatore sembrava avere un futuro florido davanti a sé visto che tutte le big europee avevano puntato gli occhi su di lui. Il Napoli era in vantaggio, Ancelotti voleva a tutti i costi quel giocatore. Così è stato: Lozano approda all’ombra del Vesuvio suscitando un grande interesse collettivo.

Tutti si domandavano quale sarebbe stato l’impatto del giocatore in un campionato così fisico come quello italiano. Il messicano ha avuto solo una sfortuna: entrare in uno dei peggior Napoli dell’era De Laurentiis. La cattiva annata dello scorso anno e la posizione errata nel modulo di gioco ancelottiano non hanno messo in risalto le sue potenzialità. Lozano aveva deluso e sembrava già in uscita ma alla fine è rimasto in squadra, giocandosi un’altra immensa opportunità con la maglia.

Gattuso, l’artefice del “vero” Lozano

Alla fine è arrivato Gattuso sulla panchina del Napoli e qualcosa sembra essere cambiato. Dopo alcuni tentennamenti, l’ex PSV sembra aver ritrovato la sua continuità che sembrava un’utopia lo scorso anno. Il giocatore ad inizio stagione è già stato protagonista di assist e anche dei due gol, proprio contro la squadra di Gasperini. Un vero goleador che al Napoli mancava fin dai tempi di Gonzalo Higuain.

Per quel ruolo c’è anche Victor Osimhen, che ha trovato il suo primo gol in azzurro. Una coppia d’attacco niente male che fa gongolare Gattuso e che non vede l’ora di poter ripartire dopo un’annata deludente. Il 3-0 a tavolino viene completamente smorzato da una vittoria più che convincente contro i nerazzurri. Il tecnico calabrese vuole continuità dai suoi uomini anche perché giovedì inizia il cammino europeo del Napoli in Europa League. Testa e grinta, queste sono le parole d’ordine del Napoli 2.0.

Cesare Tartaglione

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