Quando la panchina fa la differenza: la regola delle 5 sostituzioni sta evidenziando la vera forza del Napoli

Ancora una vittoria per il Napoli, stavolta contro il Genoa in trasferta. Il quarto successo in cinque partite di campionato post lockdown per gli azzurri di Gennaro Gattuso. Senza dimenticare il trionfo in Coppa Italia giocando contro Inter e Juventus. I partenopei e i bianconeri sono le due formazioni che hanno giocato più partite da quando il calcio italiano è ripreso, con sfide in media disputate ogni 3 giorni. Eppure la qualità generale del Napoli non è mai calata.

Anzi, ciò che sta davvero impressionando della squadra di Gattuso è la capacità di cambiare interpreti senza perdere di efficacia. Un turnover ragionato, accentuato anche dalla nuova regola introdotta dalla FIFA: quella riguardante le 5 sostituzioni. Il nuovo regolamento, diciamolo, sta avvantaggiando le squadre che hanno maggiori possibilità di poter effettuare cambi, ma soprattutto sta evidenziando la profondità della rosa costruita da Giuntoli e De Laurentiis.

Il segreto del Napoli: la profondità della rosa a disposizione di Gattuso

Lobotka sostituisce alla grande lo squalificato Demme, così come Manolas prende il posto di Koulibaly. In avanti c’è l’imbarazzo della scelta con Milik e Callejon considerati titolari al pari di Mertens e Politano, più i vari Llorente e Younes fin qui utilizzati con il contagocce (o mai scesi in campo come nel caso dello spagnolo, ndr). Addirittura anche in porta c’è la possibilità di effettuare turnover tra Ospina e Meret, senza dimenticare l’importanza che sta assumendo partita dopo partita Hirving Lozano.

I 5 cambi evidenziano la forza del Napoli

Le 5 sostituzioni permettono al Napoli di cambiare le partite in corsa, sfruttando le caratteristiche di tutti i calciatori presenti in panchina. Il gol di Lozano contro il Genoa ne è la chiara dimostrazione. Gattuso sta sfruttando al meglio la rosa in suo possesso, dimostrando anche di possedere la giusta dimestichezza per allenare club di un certo livello. A metà campo di possono sfruttare all’occorrenza, e a seconda del risultato, calciatori più muscolari come Allan o lo stesso Elmas, oppure giocatori più tecnici da inserire nella ripresa quando i ritmi calano, come Lobotka. Un Napoli finalmente completo.

Che rammarico questa stagione…

Ma se da un lato c’è soddisfazione nel vedere una squadra senza punti deboli e finalmente sfruttata a pieno dall’allenatore, dall’altro aumenta il rammarico per la posizione in classifica degli azzurri. I recenti risultati ottenuti dal Napoli, infatti, dimostrano ciò che un po’ tutti gli esperti di calcio pensavano ad inizio stagione: quella dei partenopei è una squadra forte. Fortissima. In grado di contendere lo scudetto alla Juventus, ben più dell’Inter che, come molti avevano previsto, alla fine sta calando schiacciata dal peso psicologico di raggiungere un risultato, pur non avendone i mezzi. Non giriamoci intorno: il Napoli ha una squadra (sulla carta) seconda soltanto alla Juventus in Serie A. Ecco perché, vedere gli azzurri così lontano dalla vetta della classifica, e fuori dalla zona Champions League, è fonte di grande rammarico.

Gattuso nella prossima stagione dovrà ripartire da questa consapevolezza: quella azzurra è una squadra forte, che può certamente lottare per il vertice. E se, come si vocifera, la regola delle 5 sostituzioni dovesse essere confermata anche nella prossima stagione, allora i tifosi partenopei potrebbero davvero tornare a cullare il sogno di lottare per qualcosa di importante. Ma intanto, le varie partite ravvicinate di questo periodo, ci hanno mostrato la vera forza del Napoli.

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Pasquale Giacometti

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