Insigne: “Ho incontrato troppo tardi Ancelotti, ho sempre preferito essere più vicino la porta. Continuiamo a dare fastidio alla Juve, dobbiamo vincere qualcosa”

Dal ritiro di Coverciano, Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli e della Nazionale Italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa in vista delle gare contro Portogallo e Stati Uniti.

Le sue parole:

“Veniamo qui una volta al mese ed in tre giorni è complicato riuscire ad esprimerci al meglio in campo perchè non ci conosciamo bene. Di certo diamo l’anima ma vedendoci una volta al mese è difficile. Nel Napoli ci conosciamo a memoria, anche se è cambiato l’allenatore.

In Nazionale ci sono giocatori esperti e molto giovani. Molti di noi giocano la Champions League ed è una cosa che aiuta a migliorare. Proviamo a portare in Nazionale la nostra esperienza per favorire la crescita dei giovani. 

Il modulo di Ancelotti è stata una sua invenzione. Contro la Sampdoria non giocai bene da esperto, così mi ha provato nel nuovo ruolo. Ho sempre preferito essere più vicino alla porta, sto segnando e sono contento. Credo di aver incontrato il mister troppo tardi: è sempre sorridente ed è difficile litigare con lui.

Mancini ha cambiato qualcosa, ci sta chiedendo movimenti diversi quando attacchiamo. Da uno con la sua esperienza c’è solo da imparare. Non è facile mettere in campo certe idee quando ci si vede così poco, ma contro la Polonia si è visto qualcosa in più rispetto gli anni scorsi.

Ho sempre accettato le scelte di qualunque allenatore, e dico lo stesso per Ventura. Avevamo fiducia di chi era sceso in campo, è andata male e ora dobbiamo guardare avanti. 

Con Verratti scherzai un mese fa, gli dissi che gli avremmo dato filo da torcere. Dopo il sorteggio nessuno credeva che potessimo passare il turno.

All’Italia manca un pò di cattiveria sotto porta a partire da me. Sono convinto che dopo tante occasioni arriveranno anche i gol.

Non c’è bisogno del fisico ma di piedi buoni. Questo può contribuire a migliorare i risultati della Nazionale.

Con il Napoli dobbiamo vincere qualcosa, sappiamo che è difficile perchè abbiamo davanti a noi una grande squadra con una rosa incredibile ma come ogni anno proveremo a dare fastidio. Il calendario è lungo, alla fine tireremo le somme. Non dobbiamo guardare il calendario. Pensiamo a noi. Più vinciamo, più potremo avvicinarci alla Juve.

Dispiace non avere Bernardeschi con l’Italia, ha grandi qualità. Non mi fa piacere essere sostituito perchè vorrei sempre fare gol, in passato ho sbagliato ma non accadrà più. Sono cresciuto.

Il primo posto nel girone di Nations League sarà difficile, ma non impossibile. Abbiamo calciatori forti, siamo una grande nazionale. Possiamo contare sulla spinta del nostro pubblico e vogliamo dare una grande risposta.

Immobile è un centravanti ma nell’anno in cui ho giocato a Pescara con lui mi sono trovato benissimo. Ci sono movimenti per essere più all’interno del campo. 

Da Napoli porto la mentalità di Ancelotti, che poi credo sia uguale a quella di Mancini. Gestiscono il gruppo nello stesso modo, ragionano allo stesso modo. Spero di poter dare alla Nazionale quello che sto dando al Napoli.

Mancini ha convocato i giovani perché ha capito che hanno qualità importanti. Il più giovane è Tonali e la qualità si vede, spero continui nel suo percorso di crescita. Se a quest’età è già in Nazionale vuol dire che può rimanerci a lungo”.

 

 

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