Napoli e Liverpool: quando il bel gioco non basta per vincere un titolo

Cos’hanno in comune due squadre che quest’anno non hanno mai avuto modo di incontrarsi in una competizione europea? Che senso ha confrontare il Liverpool di Salah, Firmino e Manè con il Napoli di Callejon, Mertens e Insigne considerando che la squadra inglese è arrivata in finale di Champions mentre i partenopei non sono riusciti nemmeno a superare la fase a gironi? Le risposte a tali domande le troviamo nel bel gioco, negli stadi pieni, nelle coreografie, nel tifo di chi sostiene la propria squadra fino all’ultimo respiro con la speranza che si possa scrivere una nuova pagina di storia calcistica. Una questione di passioni, emozioni, lacrime e sogni infranti. Il Napoli ha provato fino all’ultimo a tenere testa alla Juve e il record di 91 punti non è stato sufficiente per vincere lo scudetto. Il Liverpool contro ogni aspettativa è arrivato in finale di Champions e pur uscendo sconfitto ha dato prova di grande forza e coraggio contro un Real Madrid che ha sofferto più volte le iniziative offensive degli inglesi.

Storie di infortuni. L’infortunio alla spalla subito da Salah potrebbe impedirgli di partecipare ai Mondiali. Le sue lacrime sono la testimonianza di un uomo che ha dato tutto se stesso per portare la propria squadra così in alto, e chissà come sarebbe finita la partita con il Real se fosse rimasto in campo fino alla fine. Quegli infortuni maledetti che accadono nel momento in cui vorresti stringere i denti e arrivare al traguardo, e chissà cosa sarebbe accaduto al Napoli, invece, se non avesse perso Milik e Ghoulam nel cuore della stagione. Forse sarebbe arrivato ugualmente secondo in classifica, forse avrebbe vinto: sta di fatto che gli infortuni di due giocatori così importanti hanno reso complicato il cammino del Napoli.

Squadre che vincono in campo. Eppure come si fa a dire che quest’anno il Napoli ha perso lo scudetto dopo aver lasciato i tifosi a bocca aperta, dopo aver ricevuto i complimenti di Guardiola, dopo aver visto volare Koulibaly contro la Juve, dopo aver giocato al massimo fino alla fine?  Come si fa a dire che il Liverpool ha perso la sua finale di Champions contro una delle squadre più forti al mondo? Una magra consolazione, ma resta la consapevolezza di aver regalato gioie e di aver fatto sognare. Liverpool e Napoli non ne escono sconfitte e lasciano sul campo vittorie, gioie, reti all’ultimo minuto, dribbling e scatti in velocità. Un vero tifoso si alza in piedi e continua ad applaudire queste due squadre. Perché il calcio non è solo una questione di titoli. Il calcio è emozione allo stato puro.

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