Sarri nel post-partita: “Importante vincere, abbiamo mandato un messaggio alla Juve. Andrei al Palazzo a prendermi il potere, ma è difficile. Hamsik ha un problemino al flessore. I tifosi sono fantastici, Reina è un professionista”

Dopo la sofferta ed importantissima vittoria casalinga contro il Genoa, firmata Albiòl, il tecnico del Napoli Maurizio Sarri ha parlato alle varie emittenti. Ecco le sue dichiarazioni.

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“Venivamo da due partite non vinte, dovevamo tornare a vincere, indipendentemente dalla Juve. Con il Genoa stasera era difficilissimo, loro si chiudono benissimo e ripartono e in trasferta concedono poco. Siamo la squadra che corre di più dati alla mano, se in passato abbiamo avuto difficoltà era per i pochi spazi trovati. Siamo contenti di tenere ancora vivo il campionato, in passato era già chiuso. La classifica? Mi fa effetto perché non siamo più primi. Siamo sempre cattivi e attenti, sia in allenamento che in partita, non vedo i giocatori tesi. Oggi abbiamo avuto un vantaggio giocando dopo la Juventus perché non ha vinto, nel 90% dei casi però abbiamo uno svantaggio visto che la squadra bianconera vince il 90% delle partite. Giochiamo con il baricentro alto e ci difendiamo bene, loro ripartivano bene e noi siamo entrati con voglia di segnare e meno di difenderci. Spesso cerchiamo giocate difficili, a volte ci riescono a volte no, ma determinati giocatori vanno concesse queste libertà, capita che gli attaccanti siano egoisti. Milik? Viene da situazioni complicate, ma ora lo vedo meglio rispetto al passato. Hamsik e Mario Rui? Ha un problemino al flessore, non so ancora l’identità, Mario Rui semplici crampi”.

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“Siamo sopra le nostre aspettative, la nostra prestazione a San Siro è stata sottovalutata. L’Inter in partita singola è pericolosissima. Abbiamo creato tanto ma non abbiamo vinto, stasera era difficilissimo. Il Genoa è una delle squadre che ha preso meno goal in trasferta, non ci dovevamo aspettare una partita facile. Abbiamo trovato una squadra chiusa, si difendono e ripartono. C’era la possibilità di giocare in velocità, non l’abbiamo fatto. L’abbiamo fatto bene a sprazzi nel secondo tempo. La palla ferma era una delle poche soluzioni non studiate. Due punti dalla Juve? Arriva il messaggio che stiamo facendo bene, in questo periodo negli anni scorsi avevano già vinto. Sarà difficilissimo. Difficoltà ad arrivare in area? Non è semplice, l’abbiamo fatto a sprazzi raccogliendo frutti. Quando l’abbiamo fatto veniva fuori qualcosa, potevamo farlo di più, la sensazione è che non fosse facile. Questo è un qualcosa di cui abbiamo parlato in settimana, occorreva pazienza contro una squadra chiusa. Se sbagli qualcosa riparte in modo pericoloso. Napoli padrone del suo destino? È difficile dirlo, se fosse per me andiamo fino al palazzo, andiamo a prendere il potere. Sapete benissimo che non è così semplice, abbiamo l’onore di lottare contro una squadra che in genere ammazza il campionato. Questo gruppo ha la migliore prestazione della storia del Napoli. Abbiamo giocato dopo la Juve 9 volte di fila. Sosta? Per quanto riguarda voi, abbastanza, non sentirò la mancanza. Come sta Hamsik? Non lo so, ha avuto un problema al flessore. Con 12 giocatori in giro per il mondo è una sosta relativa. Per i giocatori è ancora più stancante, a volte cambiano continente”.

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“I numeri non mentono: questa è una squadra che ha fatto 19 punti in trasferta e 11 in casa e fuori casa è fra le migliori difese. Stasera o la sblocchi subito o rischi di non venirne a capo. È una notizia aver fatto un gol, due pali e un salvataggio sulla linea contro una squadra con questi numeri. Nei primi venti minuti pensavamo solo ad attaccare lasciando spazio a qualche ripartenza. La sensazione era che potevamo trovare il gol, ma c’era anche la sensazione che non era facile. Se dipende da noi? Volevamo la vittoria perché venivamo da due gare non vinte e purtroppo ci siamo abituati male. Ci fa piacere e onore che dopo sei anni, dove la Juve aveva travolto il campionato a marzo, essere vicino ai bianconeri. Teniamo vivo il campionato, sappiamo che è difficilissimo. In passato la Juventus aveva tanti punti di vantaggio, non c’era la sensazione di poterla insidiare. In questo momento la stagione è difficile per tutti. Ci sono squadre in lotta per la salvezza che non ti lasciano centimetri di campo. Accorciare sulla Juve? Hanno fatto tante vittorie consecutive e poteva capitare si fermassero. Il gol? Noi abbiamo fatto tanti gol su angolo, ma pochi di testa. Reina distratto? Il mio portiere è lui e lo sarà fino al 30 giugno. Voi conoscete il Reina portiere, io conosco il Reina uomo e questo rischio non esiste”.

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“Paragone con Nibali? Lui ieri ha fatto qualcosa di straordinario, vincendo una corsa non adatta a lui, come se Albiòl e Koulibaly mettessero una punizione a giro nel sette. Il campionato quest’anno è ancora vivo, perché negli anni scorsi di questi tempi era già quasi deciso. Non sappiamo come andrà, perché le partite diventeranno meno agevoli da qui in avanti. La Juve è favorita, non so se ne sentano la pressione perché sono talmente abituati a stare al primo posto che non posso saperlo. Se noi sentiamo la pressione? Io è un pezzo che non me la misuro, posso farmi dare un’occhiata dal dottore ma mi sembra normale. Vedendo i ragazzi in allenamento non mi sembra soffrano la pressione, anche se nella prima parte di gara vedevo troppa fretta, ma questo dipende anche dall’abilità del Genoa. Stasera era una partita sporca, in cui abbiamo costruito anche qualcosa di molto pulito, contro una squadra che aveva subito solo 8 gol in trasferta. Le condizioni di Hamsik? Credo che Marek domani si presenti in Nazionale e poi dopo la visita tornerà qui con noi perché potrebbe non essere in condizione di giocare. Entrare al San Paolo e vedere una tifoseria che ti tributa in quel modo è un’emozione fortissima. Ringrazio i tifosi e li ringrazierò sempre”

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