Allan: “Sarri con Guardiola tra i migliori al mondo. Mi merito la nazionale. Presto per parlare di Scudetto”

A un giorno dal ritorno della Serie A, e del big match che vede il Napoli capolista affrontare la Roma di Di Francesco, parla intervistato dal Corriere dello Sport, Allan, centrocampista brasiliano del Napoli. Queste le sue parole:

“Io il più cattivo del Napoli? No, basta guardarmi in faccia. Il ruolo lo interpreto a modo mio: lealtà, animosità ma senza dosi di perfidia, basti vedere il numero di cartellini gialli che ho preso. Sono sempre diretto, frontale, anche in mezzo al campo, poi ovvio che a volte la gara ti porti allo scontro. Qual è il mio ruolo? Io sono un mediano e quello devo fare: bisogna pedalare perché ci sono un paio di cose da conquistare”.

Poi parla dell’annata in corso e della sua nuova titolarità con Sarri: “Dietro le scelte di Sarri ci sono soltanto scelte per il bene del collettivo. Se sto giocando di più ultimamente è legato alla condizione fisica del momento. Per me Sarri, con Guardiola è tra i migliori al mondo, tra i primi 5 più forti al mondo. Il Napoli è uno spettacolo ed il merito è suo: come giochiamo noi, soltanto il Manchester City. Sono un consumatore di calcio, guardo tutto quello che c’è in tv e non ho trovato altro. Poi può darsi che mi sbagli, ma ci divertiremo col City”.

Poi focus sulla gara con la Roma: “La partita dell’Olimpico aiuterà a capire delle cose e chi uscirà vincitore avrà delle certezze in più. Non mi va di dire chi rischia di più: forse noi, forse loro, non lo so. Domani ci sarà il verdetto. Juve? Una squadra che vince per 6 anni di fila è ovvio che sia ancora favorita, ma noi ci siamo avvicinate, ed anche la Roma lo ha fatto. Il Milan poi ha speso tanto: dunque rientra tra le favorite. E anche l’Inter ha investito. Noi siamo gli stessi dell’anno scorso, che vuol dire altro: per esempio che c’è la fiducia cieca in questi uomini ed in questo progetto. E noi siamo grati per questo, ma la Juve è ancora favorita”.

Sugli obiettivi stagionali: “Scudetto impronunciabile? Non sono scaramantico ma realista. Siamo all’ottava di campionato, c’è tutto ancora da giocare. A marzo si vedrà dove siamo arrivati e dove potremo arrivare. Sogno mondiale? Il Napoli mi ha trascinato nell’elite del calcio, ho grande visibilità e sono cresciuto. Rispetto le scelte del Ct ma penso di aver raggiunto un livello tale che posso avere la legittima aspirazione della convocazione. E forse la merito anche. Tite è stato straordinario col lavoro che ha fatto, spero di convincerlo. Il ricordo del Mondiale U-20? Grande Nazionale: Coutinho, Oscar, Willian, Casemiro, Juan Jesus, Alex Sandro. Io facevo il terzino di destra. Parentesi indimenticabile”.

Si chiude con Mertens: “Davvero è un ragazzo eccezionale, sia dentro che fuori dal campo. E poi quando ti punta… io credo ne esistano pochi come lui”.

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