Muscoli, grinta e sudore: al Dall’Ara è Allan l’uomo in più degli azzurri

Quando la partita si fa dura, i duri iniziano a giocare. È così per definizione, e nel calcio questo proverbio si rivela quanto mai azzeccato. Ma i duri alle volte si contano sulle dita di una mano, ed anche nella rosa del Napoli non ce ne sono poi tantissimi. Tuttavia uno è testa e spalle sopra tutti: Allan Marques Loureiro, per tutti semplicemente Allan.

Il brasiliano tante volte appare fuori luogo vicino alla classe cristallina di talenti come Zielinski, Hamsik, Insigne e compagni, ma quando c’è da tirar fuori la grinta non è secondo a nessuno.

E con il Bologna lo ha dimostrato ancora una volta, risultando, in fase difensiva, il migliore dei centrocampisti in campo. Meglio sia di quelli rossoblù, sia dei suoi compagni di squadra.

I NUMERI DEL BRASILIANO

In un campo ostico, sia dal punto di vista del terreno di gioco sia dal punto di vista mentale, è stato il centrocampista di Rio de Janeiro a prendersi la scena, rubando palloni su palloni e intercettando tutto ciò che passava per il cerchio di centrocampo felsineo.

I numeri sono indicativi della prova del verdeoro: 4 contrasti su 5 vinti (una percentuale maggiore di tutti quelli in campo); ben 3 palloni intercettati e uno ribattuto. A questo si aggiunge anche una partita quasi perfetta in fase di impostazione, con oltre 70 tocchi e una precisione di passaggi di circa il 92%.

Allan vince 4 contrasti, meglio di Poli (1), Jorginho (1), Pulgar (0), Hamsik (0)

In questo inizio di stagione il brasiliano rappresenta la vera alternativa ad un Hamsik apparso sempre più spento in entrambe le fasi e Sarri sembra puntarci anche più di Rog. Finora il brasiliano ha risposto mostrando tutta la sua grinta e i suoi muscoli.

Dopo la gara del Dall’Ara, con l0 Shakhtar Donetsk Sarri avrà non pochi dubbi sulla formazione titolare da mettere in campo, ma può puntare su una certezza: Allan c’è e si sente!

RIPRODUZIONE RISERVATA – Davide Limatola

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