La gara perfetta di Sarri: zero goal subiti; minuti ai meno utilizzati e ‘turnover sarriano’

Se c’è una gara veramente perfetta è stata quella con il Genoa. Qualcuno dirà che è meglio un 1-7 in casa del Bologna, piuttosto che un 2-0 al Genoa tra le mura amiche, ma non è così e siamo certi che Sarri sarà d’accordo. Sì perché nella gara di oggi, sottolineando mille volte che veniva alla vigilia del match più importante della stagione, Sarri è riuscito nel suo triplo intento.

NON SUBIRE RETI: KOULIBALY TORNA LEADER, REINA TORNA INVIOLATO

Quello di non subire reti rappresenta il cruccio di ogni allenatore italiano (Zeman a parte). Ma per Sarri era diventato quasi un tarlo, visto che la sua squadra subiva sempre almeno una segnatura dalla gara di Cagliari, datata 11 dicembre. Ed il minimo comun denominatore è uno solo, Kalidou Koulibaly.

Quella di Cagliari infatti è stata l’ultima gara del Senegalese, prima dell’infortunio e della partenza per la Coppa d’Africa. Tornato il gigante, tornato il cleensheet. Il Napoli si mostra pericolosamente dipendente dal suo colosso d’ebano, oggi ritornato più che mai ministro della difesa. La sola presenza del centrale africano da sicurezza ad un intero reparto, che non soffre neppure l’assenza di Hysaj. Bentornato K2.

TURNOVER SARRIANO: MINUTI NELLE GAMBE DI CHI HA GIOCATO MENO

Chi dice che Sarri non fa turnover perché troppo integralista nelle sue idee non ha torto. Perché è certo che se Callejon ed Hysaj fossero stati convocabili avrebbero giocato titolari. Tuttavia la gara di stasera ha permesso al tecnico livornese di praticare l’unico avvicendamento che il ‘Vangelo Sarriano’ riesce a concepire, ovvero quello a partita in corso.

Anche per questo aver fatto il secondo gol dopo 68′ (quello della chiusura della gara) ha concesso una pausa all’usurato chilometraggio dei titolari azzurri. E dunque spazio ai vari Rog, che prende il posto di Giaccherini, Pavoletti ed Allan.

Non prendere gol e mettere in ghiaccio la partita sembra dunque la conditio sine qua non grazie alla quale chi ha giocato meno (leggi Pavoletti, Giaccherini e Rog in primis) può trovare una condizione accettabile e far rifiatare i titolari. Sarri ed il Napoli stavolta hanno centrato davvero la partita perfetta.

 

 

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