Gabbiadini ennesima bocciatura: mai 90′ ma anche mai pericoloso. Chi ha ragione?

Per come procede la situazione Sarri-Gabbiadini si candida ad essere la telenovela più intricata dell’autunno. Ancora una chance data da mister Sarri all’attaccante bergamasco, ancora una bocciatura, dopo un’ora di gioco. La domanda da porsi è: dove finiscono le ragioni di Sarri, e cominciano quelle di Gabbiadini? Analizziamo la situazione.

GABBIADINI MAI 90 MINUTI IN CAMPO: LE RAGIONI DI SARRI

Gabbiadini ha toccato meno palloni in zona offensiva di Strinic ed Allan. Abulico. Graphic by StatsZone

Delle 10 volte in cui è sceso in campo Manolo ha collezionato soltanto 402 minuti, poco meno di un tempo di media (40,2). E nella gara che ha visto il Napoli impattare col Sassuolo per 1-1, al minuto 65 non è tardata ad arrivare la sentenza del tecnico toscano, che non ha gradito la prestazione ed ha fatto entrare Dries Mertens.
Se andiamo ad analizzare la prestazione dell’attaccante bergamasco, Sarri dalla sua non può avere che ragione: soltanto un tiro in porta, e nessun’altra occasione creata fino al momento del cambio.

I numeri sono impietosi anche dal punto di vista del coinvolgimento nella manovra azzurra: soltanto 4 passaggi oltre la trequarti offensiva e soltanto 2 a bersaglio (clamoroso se paragonato ai dati di Hamsik 38 passaggi riusciti in zona offensiva, o di Insigne con 28). Se ci si volesse mettere nei panni di Sarri si potrebbe chiedere: perché se Gabbiadini, come ormai è acclarato, non è una prima punta, non partecipa neppure alla manovra della squadra e finisce per intristirsi a limite dell’area?

Le parole del tecnico azzurro, quando nel post partita parlando di Gabbiadini finisce per svicolare con “Milik ci manca troppo, mancherebbe a chiunque uno che sa stare così bene negli ultimi 20 metri” raccontano molto della situazione di Gabbiadini, incapace di stare in quegli ultimi venti metri come vorrebbe Sarri.

GABBIADINI MAI 90 MINUTI: LE RAGIONI DELL’ATTACCANTEgabbiadini mai 90 minuti

Ci sono dei giocatori che hanno bisogno di continue iniezioni di fiducia, di un continuo pungolo per poter utilizzare al meglio le loro innate qualità. Gabbiadini è uno di questi. L’ex attaccante della Samp, a prescindere dalle valutazioni tecnico-tattiche, non ha la forza mentale di un Higuain o di un Cavani, e per questo va aiutato ad esprimersi al meglio.

La fiducia però Sarri non gliel’ha mai data totalmente, come dimostrano i cambi sistematici quando Gabbiadini è in campo dal 1′ minuto. In una gara come quella di Lunedì sera con un Sassuolo in continua difficoltà sulle incursioni azzurre, forse Gabbiadini si sarebbe potuto sbloccare, se avesse giocato tutta la gara, e la sua situazione, soprattutto psicologica avrebbe avuto grandi benefici.

Eppure, inconsapevolmente, Sarri ha concesso a Gabbiadini una chance di completare la partita nella prossima gara contro l’Inter: Mertens infatti contro i nerazzurri non ci sarà perché squalificato, e Gabbiadini rimarrà la sola opportunità centrale per gli azzurri. L’assenza del belga sarà una grave perdita per il Napoli ma potrebbe essere la scintilla per far sì che Gabbiadini ritrovi la fiducia smarrita. Ed allora: forza Manolo!

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