Quanta sofferenza contro le punte fisiche: Petagna, Dzeko e Aboubakar fanno quello che vogliono!

Agatha Christie diceva che ”Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Oggi il Napoli ha forse toccato il punto più basso della gestione Sarri: non erano mai arrivate due sconfitte di fila figuriamoci tre, di cui due nell’ex fortino San Paolo. Una particolarità però ha accomunato queste tre sconfitte: la terribile sofferenza degli azzurri contro le punte centrali affrontate negli ultimi tre turni.

Petagna, Dzeko e Aboubakar sono stati gli artefici delle vittorie delle rispettive squadre, mettendo a segno 5 dei 7 gol subiti dal Napoli in questo periodus horribilis. Eppure è parecchio strano che giocatori che fanno della fisicità la loro caratteristica principale come Koulibaly, Maksimovic e Chiriches, vadano in difficoltà contro questi giocatori.albiol nap chievo

La fase difensiva è in preoccupante involuzione, e senza dubbio in questo momento l’assenza della leadership di Albiol non aiuta. L’alchimia che si era creata tra lo spagnolo ed i compagni di reparto era ormai collaudata da un anno di duro lavoro, ed anche il centrocampo aveva più libertà, sapendo che c’era il Chori a coprire le spalle. Il
problema dovrà essere risolto al più presto perché a Gennaio andranno via per la Coppa d’Africa anche Koulibaly e Ghoulam, e potrebbero essere problemi veri.

Come si può risolvere un problema nella fascia centrale della difesa? La risposta la si può trovare a centrocampo.

  • Ad oggi schierare un centrocampo ”tutta fantasia” – Zielinski, con Hamsik e Jorginho – non è oggettivamente possibile perché si viene a creare un’inevitabile scollatura tra centrocampo e difesa, e quando la squadra si allunga ci sono praterie tra le linee che gli avversari occupano prontamente. Allan è la soluzione a questo problema (non ci sono altri incontristi in rosa) e forse provarlo da vertice basso, sulla falsa riga del ruolo che ricopriva ad Udine, potrebbe offrire una soluzione diversa in partite che si mettono male.
  • Far rifiatare Jorginho: benché il suo agente dica ogni volta che sta bene, e che le statistiche lo dimostrano, le prestazioni del giocatore italo-brasiliano sono sotto gli occhi di tutti. I dati statistici a volte possono mentire, e questo è il caso più lampante. Dalla partita col Benfica, Jorginho si è smarrito, commettendo errori fatali, come quando manda in porta Aboubakar, per il raddoppio dei turchi. Nel migliore dei casi risulta un giocatore normale, che non inventa più come prima: Sarri già col Benfica ha provato Diawara, si deve probabilmente proseguire su questa linea.

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