Napoli, una sconfitta che brucia. Manolo e Lorenzo, così non va!

Il Napoli cade in casa contro la Roma e viene superato in classifica dai giallorossi che passano al San Paolo con un netto 3-1. È questo il quadro emerso dall’anticipo di campionato, valido per l’ottava giornata di Serie A, che vede gli azzurri subire la maggiore brillantezza fisica dei giallorossi e pagano carissimo i tanti errori commessi dalla propria retroguardia.

Tante le insufficienze per gli azzurri, a partire da Hysaj e Ghoulam che soffrono la velocità ed i tagli di Perotti e Salah. Brutta anche la prestazione dei due centrali, Koulibaly e Maksimovic, col primo che regala il vantaggio a Dkeko dopo un errore in fase di disimpegno. L’ex Torino, invece, dimostra di non essere ancora pienamente entrato nei meccanismi difensivi di Sarri. In netta difficoltà anche Jorginho che, tallonato per tutta la partita da un ottimo Nainggolan, non riesce a regalare al gioco azzurro le solite geometrie.

Ma, su tutti, saltano all’occhio le prestazioni molto negative di Gabbiadini e di Insigne. Il primo è stato ingabbiato per tutto il match dai due difensori centrali della Roma, Manolas e Fazio, senza mai trovare lo spunto giusto. Inoltre, l’ex Sampdoria, ha dimostrato di non riuscire ancora a metabolizzare i movimenti che  Sarri chiede alla prima punta. I fischi del San Paolo al momento della sostituzione dicono tutto. Il pubblico partenopeo si aspettava di più da Manolo, chiamato a non far rimpiangere l’infortunato Milik. Il folletto di Frattamaggiore, invece, comincia bene il match, riuscendo a toccare tanti palloni nella prima parte della gara. Poi, però, cala vistosamente sotto l’aspetto fisico e quindi della prestazione. Non riesce mai a saltare Florenzi nell’uno contro uno, soffrendo maledettamente le qualità fisiche dell’esterno basso capitolino.

NAPOLI, ROMA NELLA FOTO: DELUSIONE GABBIADINIFOTO MOSCA-AG.LIVERANIIl dato più preoccupante, però, è quello riguardante la condizione fisica di Insigne. Nonostante non sia stato convocato da Ventura per le qualificazioni mondiali, l’esterno sinistro partenopeo, dopo appena 60/70 minuti, cala drasticamente e sembra stare già sulle gambe, perdendo lucidità ed ostinandosi a cercare giocate difficili tecnicamente che fanno infuriare il San Paolo. Se Gabbiadini era chiamato a rispondere presente dopo il grave infortunio accorso ad Arek Milik, Insigne doveva scrollarsi di dosso un inizio di stagione ben al di sotto dei  suoi standard. Il 24 azzurro ha, però, la possibilità di rifarsi nei prossimi match, ma deve darsi una mossa. Non può e non deve depauperare un bagaglio tecnico fuori dal comune, che è un patrimonio importante per il presente ed il futuro del Calcio Napoli. Così non va, Lorenzo!

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