Sacchi: “Sarri al Napoli come me al Milan. Ma il club ha una colpa non da poco”

Durante il programma Radio Goal in onda su Radio Kiss Kiss è intervenuto ai microfoni Arrigo Sacchi ex-allenatore del Milan e della nazionale italiana, durante la lunga intervista ci si è occupati del predominio delle spagnole in Europa ma, soprattutto, l’ex mister ha riservato parole positive per l’attuale coach azzurro Maurizio Sarri. Ecco le parole di Sacchi:

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Perche siamo lontani dalla Spagna? Non ci aggiorniamo, non ci rinnoviamo, abbiamo cercato di vincere e sopravvivere abbandonando il merito. Allenatori come Sarri hanno messo il gioco al centro per aiutare i giocatori ad essere più bravi, questo è un passo avanti. Sarri sta applicando la mia teoria ai tempi del Milan oggi al Napoli? Può darsi ma serve una società che ti protegga e ti segua anche nella scelta dei giocatori, al Milan avevamo il vantaggio di venire da 20 anni di nulla e con un nuovo presidente con grandi idee e novità, così abbiamo potuto dare sfogo alle nostre iniziative. abbiamo tenuto le persone più affidabili e motivate, oltre a prendere giocatori funzionali anche se non i più bravi al mondo.

“De Laurentiis con Sarri può aprire un nuovo ciclo? Rivelo cosa dissi a Berlusconi: se lei prende Sarri ripete né più né meno quello che ha fatto 20 anni fa e si dimostra di mettersi davanti a tutti per altri 10 anni. Sulla personalità? Le partite perse a Roma e Torino sono dovute al fatto che si sono accontentati del pareggio e hanno smesso di fare il loro gioco, se viene a mancare la matrice del gioco compare l’inesperienza dei calciatori, nel Napoli ci saranno un paio di giocatori decisivi, il fatto che la Juve abbia segnato col loro quarto attaccante e neanche su azione la dice lunga. Su Guardiola? Permette a questo sport di aggiornarsi, rinnovarsi ed essere attrattivo. Inizialmente allenava la cantera in lega pro, il presidente lo osservò e lo prese. Guardiola disse: via questi 4 giocatori non mi servono (Deco, Ronaldinho, Eto’o e Henry), prendiamo Busquets e Pedro. Alla fine tenne solamente Eto’o, morale? Un allenatore fa così quando sa che il gioco è più importante e sa che così può vincere. Chi trova Sarri trova un tesoro? Si però l’allenatore non costruisce una società o un ambiente, ma a Napoli manca la società e la struttura delle società del nord, serve una maggiore organizzazione. A Napoli i giocatori stanno bene ma rischiano di rilassarsi, quest’anno ha fatto un grandissimo campionato ma ha trovato una Juventus irraggiungibile“.

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