Napoli-Verona, la storia dell’ex che ha il desiderio di chiudere la carriera al San Paolo

Ferdinando Coppola è l’attuale secondo portiere dell’Hellas Verona. In vista dell’imminente sfida di domenica che lo vedrà approdare al San Paolo per affrontare gli azzurri, non nasconde che un ritorno a Napoli, dove per lui tutto è cominciato, sarebbe un sogno.

Nando, infatti, dopo aver fatto tutte le giovanili in azzurro, esordisce con la maglia del Napoli nel ’98, a soli 20 anni. Il suo soprannome era “Robin”, perché era il secondo portiere di “Batman” Taglialatela e per la vaga somiglianza con il braccio destro del supereroe. Ebbene, quello che per Nando doveva essere un percorso in discesa (era destinato in principio a diventare il degno sostituto di Taglialatela), si rivelò in realtà un disastro: abbandonò la maglia azzurra nel 2000, in seguito ad una pessima prestazione che vide il Napoli sconfitto per ben cinque reti a uno contro il Bologna, e dopo aver commesso non pochi errori.

L’ironia della sorte, però, ha voluto che per la seguente stagione venisse ceduto in prestito proprio dalla squadra emiliana, che all’epoca era alla ricerca di un vice per Gianluca Pagliuca. Da qui in poi per il portiere di Soccavo ha inizio un vero e proprio tour de force, che lo porta a militare in numerose squadre: Ascoli, Reggina, Milan, Piacenza, Atalanta, Torino. 

NANDO COPPOLA - Una delle più amare scommesse perse del vivaio azzurro, non certo per colpa sua. In azzurro dal 1996 al 2000, nell'anno di Zeman, quello della sua definitiva consacrazione da titolare, una gara maledetta al San Paolo contro il Bologna (1-5 per i felsinei) dove commise numerosi errori, gli costò la bocciatura, per molti prematura, per altri sacrosanta, poiché lo ha aiutato a coltivare la sua carriera altrove. In fondo è una delle vittime della platea azzurra, capace di amarti fino all'inverosimile, ma anche di seppellirti se non dimostri chi sei veramente...

Il suo “nomadismo” l’ha portato infine a Verona, dove ha accettato ancora una volta di non poter vestire la maglia da titolare, soprattutto perché ormai ha ben 37 anni. L’avventura con gli scaligeri, però, finirà il 30 giugno ma Coppola non vuole smettere: vuole giocare un altro anno ancora, a 38 anni. E perché non sognare in grande? Perché non considerare l’ipotesi di ripartire dal Napoli, per chiudere la carriera esattamente là dov’è cominciata?

Un sogno che, tuttavia, potrebbe tramutarsi in realtà: con Rafael Cabral che andrà via nella prossima stagione, il Napoli avrà bisogno di un terzo portiere. Per Coppola quindi un ipotetico ritorno al San Paolo potrebbe rivelarsi un’ottima occasione per farsi “perdonare” dalla piazza partenopea, che non risparmiò fischi scroscianti durante quella fatidica sconfitta col Bologna. In ogni caso, il portiere ha recentemente dichiarato di volersi concentrare prima di tutto sul suo Verona e sulla salvezza, per poi poter pensare al futuro.

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