Manolo Gabbiadini tra panchina e mercato ma nel 2016 tutto può cambiare

A 24 anni la carriera di un calciatore è ancora quasi agli inizi, si arriva alla via di mezzo tra perfetta forma fisica e quella giusta maturità che consente di diventare grandi. E’ chiaro, però, che a 24 anni un calciatore dalle indiscusse qualità chieda di giocare di più, specialmente se alle porte c’è un Europeo e soprattutto se sulla panchina della Nazionale c’è un tecnico che fa finta di non vederti. Manolo Gabbiadini vuole giocare perché in questo campionato l’ha fatto davvero pochissimo: appena 9 presenze per un totale di 191 minuti. Una sola rete, il 20 settembre contro la Lazio. Numeri impietosi per un talento del genere, che però migliorano contando l’Europa League: 4 apparizioni con altrettanti goal sul palcoscenico internazionale.

CAMBIAMENTI – Briciole. Gabbiadini viene visto ancora come una seconda scelta, e non di un calciatore qualsiasi: la riserva di Gonzalo Higuain, uno a cui si rinuncia difficilmente. Ovvio allora che la panchina diventi un luogo abituale, vista una concorrenza così agguerrita. La soluzione, però, c’è: spostarlo sulla fascia destra come ala. Gabbiadini è cresciuto in quel ruolo, l’ha ricoperto anche prima di incontrare Benitez a Napoli, quando vestiva la maglia della Sampdoria. Un esterno d’attacco nato, anche se Sarri non è dello stesso avviso. Il motivo è uno, l’equilibrio, l’alchimia (quasi) perfetta trovata dal tecnico del Napoli. La staffetta tra Manolo e Callejòn potrebbe andare ad intaccare un meccanismo già collaudato e il motivo principale è la differenza di caratteristiche tra i due: nessuno attacca la profondità e riesce nella doppia fase come lo spagnolo, nessuno rientra e calcia così bene come Gabbiadini.

FUTURO – E poi c’è il discorso mercato, perché le sirene per Manolo sono tante e la tentazione di andare a giocare altrove è forte. C’è il Bologna, squadra in cui il 23 azzurro ha lasciato un pezzo del suo cuore, c’è la Sampdoria e persino la Fiorentina. Le pretendenti disposte a offrirgli un minutaggio maggiore non mancano, ma per ora non se ne farà nulla: Gabbia non si muove, il presidente Aurelio De Laurentiis in persona l’ha ribadito a più riprese. Anche perché il minutaggio potrebbe presto aumentare notevolmente: il tour de force tra gennaio e febbraio vedrà il Napoli impegnato su tutti e tre i fronti e allora è molto probabile che Sarri utilizzi tutti gli uomini a sua disposizione. Anche Gabbiadini, che nel 2016 spera di ritrovare la gioia del campo.

Vittorio Perrone
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