La letterina di Natale che ogni tifoso vorrebbe scrivere a Babbo Aurelio

Caro Babbo Aurelio,

sono ormai passati 11 anni da quando sei diventato proprietario e presidente del Napoli. E in questo lasso di tempo, hai restituito a noi tifosi una cosa che, nel corso degli anni bui, avevamo ormai perso: la dignità. Un percorso netto, fatto di tante vittorie e di qualche salutare sconfitta; con l’impressione, sempre vivida, che il meglio debba ancora venire.

Ecco, Babbo Aurelio, vorrei soffermarmi un attimo su questo punto. Perchè sai, noi tifosi a volte siamo davvero incontentabili; prendi questa nostra caratteristica come uno sprone a fare sempre meglio. Per una volta non voglio chiederti nuovi acquisti. La squadra è forte, tu lo sai, come sai bene che per renderla veramente da scudetto servono un paio di ritocchi, uno in difesa e uno a centrocampo. No, caro Babbo Aurelio, io per questo Natale potrei anche accontentarmi di non vedere nuovi giocatori nel Napoli. A patto che vengano migliorate alcune cose nella società.

Innanzitutto, che si passi da una gestione familiare ad una più professionale. L’obiettivo deve essere quello di inglobare dirigenti di spessore, pronti a trasformare il club e a prendersi responsabilità che ora gravitano solo su di te. Migliorare il marketing ed il merchandising, più in generale diversificare gli introiti. Il bilancio, chiuso dopo otto anni in positivo, ci dice chiaramente che il Napoli, se non si qualifica alla Champions League, va in affanno. E che per tre anni il segno positivo è arrivato grazie soprattutto alle cessioni di Lavezzi e Cavani. Questo ragionamento ci porta ad un terzo punto: lo stadio. Al di là della questione meramente estetica – quando dici che “Il San Paolo è un cesso”, caro presidente, hai ragione in pieno – al Napoli serve un impianto che produca reddito. Uno stadio dal quale generare ricchezza; non si potrà mai arrivare ai numeri delle big europee, ma la Juve in Italia ha tracciato una strada da seguire. Però vedi, Babbo Aurelio; il San Paolo attualmente è di proprietà del Comune, dunque un bene demaniale che dovrebbe essere a disposizione di ogni cittadino. Non puoi pretendere che il Comune agevoli il Napoli in ogni aspetto. Mettiti davvero nella condizione di non poter più essere criticato su una tacita mancanza di volontà nel rinnovare il San Paolo. Dimostra come e con quanti soldi vuoi farlo, e se a loro non sta bene trai le tue conclusioni; anche a costo di portare la squadra a giocare ad Afragola, facendo costruire un nuovo impianto grazie alla collaborazione degli sponsor.

Ti avrò annoiato Babbo Aurelio? Spero di no. Come vedi, non ti ho chiesto di comprare Soriano o Rugani. Perchè è Natale, e a Natale bisogna guardare avanti con ardore e speranza. La mia, la nostra, è che quella dignità che tu ci hai restituito, quell’orgoglio mastodontico che proviamo nei confronti dei nostri colori, diventi in futuro una felicità costante e delirante.

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