Non c’è mai stata partita. Napoli primo e qualificato al prossimo turno

L’Europa “minore” che in molti snobbano ma che poi tutti vorrebbero vincere. Si discute tanto sulla formula dell’Europa League e sulla sua incidenza sulla qualità delle prestazioni in campo nazionale delle compagini impegnate. Napoli, lo scorso anno andato vicinissimo a giocarsi la finale, ci riprova nella nuova edizione e le prime prestazioni sono state di assoluto rilievo.

Vittoria altisonante con il Club Brugge all’esordio (paradossalmente un toccasana anche in campionato), poi le due belle prestazioni in trasferta (Polonia e Danimarca) coronate con 6 punti raccolti e la testa della classifica in solitudine. Quarta giornata, di scena i danesi del Midtjylland al San Paolo dopo la batosta patita in terra amica.

Azzurri che erano chiamati a chiudere i conti con la qualificazione con l’ottica di concentrarsi sul campionato ancora incertissimo. Turnover per Sarri che sceglie le seconde linee pur non prendendo sotto gamba la sfida. Del resto sino ad ora i “secondi” hanno risposto alla grande. Gabbiadini parte titolare al centro dell’attacco accompagnato da Hamsik, Insigne ed El Kaddouri mentre in difesa Chiriches fa rifiatare Albiol. I danesi sono invece un po’ in crisi dopo la sconfitta dell’andata e forse questa non è la partita migliore per recuperare la convinzione nei propri mezzi.

Troppo inferiori sulla carta i danesi ed il campo parla la stessa lingua. Dopo venti minuti il risultato è già quasi in cassaforte. Insigne è praticamente imprendibile e forse i danesi ne chiederanno la maglia dopo il match per guardarla almeno una volta. Due assist in pochi minuti, El Kaddouri e Gabbiadini ringraziano. Il marocchino la mette dentro, l’italiano deve attendere ancora qualche minuto per mettere a segno il raddoppio. Non è sazio Gabbiadini e prima della fine dei quarantacinque segna la sua doppietta personale.

Quello che impressiona è la costanza con la quale la squadra di Sarri giochi. Non indietreggia mai, mai un calo di ritmo e se la partita non termina con un risultato tennistico è solo per mancanza di tempo nel bucare la porta danese. Il gol di Maggio è una giusta ricompensa per un ragazzo d’oro, che ha rinnovato il contratto e perso il posto da titolare, ma che si allena con una costanza ed una professionalità che tanti atleti dovrebbero avere.

La sfida ha ben presto nessun senso di essere e così Sarri pensa al campionato con la staffetta tra Allan ed Hamsik e quella tra Callejon ed Insigne. Non si sa questo Napoli dove arriverà ma ad oggi è veramente un bel vedere.

Antonio Picarelli

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