Higuain e la Fabbrica del Sorriso, Sarri il principale autore

Correva il mese di Luglio, nella fervida Val Di Sole il Napoli si preparava per la stagione corrente e Maurizio Sarri iniziava a conoscere la sua nuova truppa. Non mancò il suo primo intervento sull’attaccante argentino che di lì a poco avrebbe conosciuto, da buon maestro di campagna non utilizzò parole banali e scontate ma toccò uno dei tasti più delicati: “Se riuscisse a sorridere di più in campo, si divertirebbe di più e tornerebbe a fare la differenza“. Il neo allenatore partenopeo non ha certo cambiato idea dalle sue prime dichiarazioni shiguainu Gonzalo Higuain e sin dall’inizio ha insistito nel migliorare il suo aspetto psicologico, dato che quello tecnico è indiscutibile come ha più volte ribadito ai microfoni.

Il sorriso implica grande serenità e quest’ultima è direttamente proporzionale ad ottime prestazioni, è la legge di chi fa della tecnica sopraffina la sua arma migliore. Higuain si sta mettendo alle spalle i ricordi negativi della stagione appena trascorsa, lo ha confermato nei pochi minuti giocati contro il Legia Varsavia, ha superato orizzontalmente mezza difesa polacca per poi spedire con un gran destro il pallone in rete, alle spalle dell’incredulo Kuciak. Un gol da cineteca che premia Sarri come autore principale di questa opera d’applausi, è soprattutto merito suo se l’ex Real Madrid non è in prima pagina per l’ennesimo rigore fallito ma per come trascina il Napoli a suon di gol. Questa sinfonia è frutto di un’orchestra sempre più rodata che riesce ad esprimersi alla perfezione se Higuain trasmette tranquillità piuttosto che malumore come accadeva l’anno scorso, dove il troppo nervosismo non lo portava ad essere incisivo e determinante. Adesso corre, lotta, si sacrifica per la squadra, sa di avere la fiducia di tutta la squadra e di un’intera città.

Da come si muove in campo e dalla voglia che si legge nei suoi occhi sembra che a lui il modulo utilizzato non faccia una piega, pronto a cercare maggiormente la profondità nel caso agisca alle sue spalle il trequartista oppure a fare anche da collante nel caso si continui ad optare per la linea a tre d’attacco. Sarri sta lavorando molto sulla manovra d’attacco da quando si è passati al 4-3-3, riducendo le sue preoccupazioni sull’isolamento dello stesso Higuain. Dopo due doppiette in casa è arrivato il suo primo gol in trasferta, questa volta con francobollo europeo. Il Milan è avvisato.

 

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