Bufera in Lega Pro, più di trenta squadre coinvolte nel calcioscommesse. In manette anche un tesserato del Napoli

Aggiornamento ore 17:00 – Iniziano a delinearsi i profili e le dinamiche dei tanti personaggi coinvolti in questo nuovo filone del calcioscommesse. In circa 50 tra presidenti, dirigenti, calciatori e allenatori sono finiti in manette ed altre 70 persone sono indagate. Tra i nomi più importanti spicca quello di Mario Moxedano, patron del Neapolis Mugnano e con un breve passato da presidente del Napoli (1994). Le indagini partono proprio dal Neapolis Mugnano: il presidente Moxedano si rivolge infatti a Iannuzzo (esponente della ‘ndrangheta) per cercare di vincere il campionato, da lì i coinvolgimenti e i collegamenti ad altre formazioni. Nell’ambito dell’operazione “Dirty Soccer” la Squadra Mobile della Questura di Genova ha arrestato anche il giocatore ventinovenne Francis Obeng del Santarcangelo, compagine che milita in Lega Pro. Il calciatore originario del Ghana era stato acquistato dal Napoli durante la sessione invernale di calciomercato ed era stato lasciato in prestito in romagna, il suo acquisto da parte dei partenopei era finalizzato a liberare a fine anno il posto relativo ai calciatori extracomunitari. Obeng è stato fermato a Genova ed è indagato con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. La formazione del presidente De Laurentiis comunque non rischia assolutamente nulla per il coinvolgimento del suo tesserato.

 

Ennesima bufera nel calcio italiano, che stanotte ha turbato il sonno di tantissimi protagonisti. Più di 30 squadre tra Serie D e Lega Pro infatti, sono coinvolte in un nuovo filone del calcioscommesse, per una maxi operazione iniziata nella notte e denominata “Dirty Soccer” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Una cinquantina di fermi già effettuati tra calciatori, dirigenti e presidenti di club con arresti e perquisizioni in 21 provincie italiane tra Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia.

Tra le squadre coinvolte Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lamezia, Sant’Arcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo con circa 70 indagati totali. Come riporta l’edizione on line del Corriere dello Sport, tutto è partito lo scorso giovedì con l’arresto di Pietro Iannazzo, elemento di vertice dell’omonima organizzazione criminale di Lamezia Terme, ed oggetto di numerose intercettazioni per la combine di numerose partite di Lega Pro e serie D legate all’alterazione dei risultati per ottenere congrue vincite con il calcioscommesse. Oggi alle 11 una conferenza stampa a Catanzaro spiegherà tutti i dettagli dell’operazione.

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » Bufera in Lega Pro, più di trenta squadre coinvolte nel calcioscommesse. In manette anche un tesserato del Napoli

Impostazioni privacy