Insigne, uno scugnizzo alla riscossa: è pronto per la maturazione definitiva

Per un calciatore non c’è cosa migliore del ritornare in campo per dare una mano alla propria squadra nei momenti di difficoltà. Qui si vedono le differenze tra i giocatori di fascia superiori ed inferiori. È quello che è successo a Lorenzo Insigne. Il numero 24 azzurro è tornato con prepotenza agonistica in campo, bruciando le tappe del suo rientro e dimostrando notevole attaccamento alla maglia azzurra. Il suo estro può essere di grande aiuto per l’ultima parte di stagione del Napoli.

STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE- Certamente l’inizio di questa stagione ha fatto presagire al meglio. Si era scrollato da dosso tutte le paure ed aveva iniziato a giocare con piena consapevolezza dei suoi mezzi. Poi il terribile infortunio nel match contro la Fiorentina, dove si è rotto il legamento crociato. La sua forza è stata quella di ritornare quanto prima, di dimostrare, ma con in fatti, che si sente napoletano in tutto e per tutto. Ha lavorato sodo e questa sera farà di tutto per dare il suo contributo in quel di Wolfsburg. Non ha ancora i 90′ nelle gambe, ma ha dimostrato di essere in ottima fase di ripresa.

MATURAZIONE- La si può comprendere anche andando a leggere le parole del talento di Frattamaggiore in vista della gara di questa sera. Il giocatore si è presentato al fianco di Benitez per la consueta conferenza pre gara; ha capito la necessità del ritiro, sebbene siano pochi i giocatori ad amarlo sul serio; ha usato parole di elogio nei confronti di tutta la squadra, sottolineando il fatto che sono tutti dei grandi professionisti e che soprattutto sono rimasti uniti nei momenti di difficoltà. Ci vuole anche carica e carisma e il classe 1991 ne ha da vendere. Ecco perché la maturazione sembra essere arrivata sia in campo sia fuori.

SFIDA TEDESCA- E non possono che essere un ottimo auspicio per i tifosi azzurri le due marcature segnate da Insigne nella doppia sfida tra il Napoli e il Borussia Dortmund in Champions League. Rete, quella dell’andata, segnata proprio nel giorno dell’esordio europeo sulla panchina del Napoli di Rafa Benitez, che oggi compie 55 anni. Il giocatore azzurro incarna quelli che sono gli ideali di un Napoli forte, pronto a fare una partita. Di un Napoli pronto ad andare a caccia di lupi.

Francesco Vassura

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