La partita si decide in difesa: Roma superiore, ma il Napoli riparte da due fattori

Un lunch match di fuoco per il Napoli, che oggi sarà impegnato sul campo della Roma, ultimo treno utile per la corsa alla Champions. E’ una partita che preannuncia spettacolo, perché vede opposte due squadre che fino a poco fa esprimevano un calcio spumeggiante, tra i migliori d’Italia. I due tecnici, Benitez e Garcia, hanno studiato a lungo i modi migliori per scardinare la resistenza avversaria e portare a casa i pesantissimi tre punti. Analizzando i due reparti migliori delle due squadre, centrocampo e attacco, si nota una certa superiorità giallorossa in mediana, visto che Pjanic, il vero Pjanic, non l’alter ego visto nelle ultime partite, Nainggolan e De Rossi hanno un bagaglio tecnico maggiore rispetto al tandem Gargano-David Lopez. Eppure i valori in attacco tendono nettamente a favore degli azzurri: nessuno in Italia può contare su un contingente che comprende i vari Higuain, Callejon, Gabbiadini, Insigne, Mertens e via dicendo. Due reparti che si compensano a vicenda.

CONFRONTI IMPARI – La partita, allora, si può decidere in difesa. Un reparto di cui la Roma faceva la propria forza fino a un girone fa, ma che ha iniziato a scricchiolare seriamente negli ultimi mesi. Astori non ha dimostrato di valere i dieci milioni investiti da Sabatini a luglio, Yanga Mbiwa ha alternato buone prestazioni, specialmente agli inizi della stagione, ad altre totalmente da dimenticare, mentre Ashley Cole ha fatto capire il motivo del suo divorzio dal Chelsea. L’unico per ora certo di una permanenza è Manolas. In questo gigante melting pot va detto che la Roma resta la seconda miglior difesa del campionato, con 21 reti incassate, 15 in meno rispetto al Napoli. Già, il Napoli. La nota dolente della truppa di Benitez è proprio il pacchetto arretrato, costantemente sul banco degli imputati e costantemente capro espiatorio per le sconfitte. 36 i goal subiti nel solo campionato, per un reparto che ha dimostrato di scricchiolare al minimo colpo.

IL DATO INCORAGGIANTE – Vantaggio Roma? Sulla carta sì, ma sul campo tutt’altro. Il Napoli, infatti, ha due carte da giocarsi. In primis, Koulibaly, che all’andata disputò la sua miglior prestazione in maglia azzurra. Il francese sta crescendo e si sta imponendo come il miglior esponente della retroguardia partenopea, ma ha bisogno di fiducia e di continuità. Secondo, il precedente datato 18 gennaio: a Roma, sponda biancoceleste, il Napoli vinse per 1-0 con una prestazione all’italiana. Ingredienti: catenaccio e contropiede, lasciar cuocere per novanta minuti, e la partecipazione di tutti alla fase difensiva. Callejon e Mertens in questo senso potranno risultare decisivi, e la grinta di Gargano potrà influire ancora di più. Ragionamenti che presto diventeranno velleitari, perché tra poche ore, l’unica parola spetterà al campo.

Vittorio Perrone

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