Mandragora: “Giocare al San Paolo è un sogno che si avvera. Due settimane fa mi sono commosso…”

È un racconto ricolmo di ricordi, emozioni, condito da qualche momento di commozione quello che Rolando Mandragora, centrocampista napoletano del Genoa, affida al sito ufficiale dei rossoblu GENOA FCF: “Andavo allo stadio con papà, in curva A o nei distinti. Entrare al San Paolo da giocatore, sebbene abbia tutto da dimostrare, è un dono del cielo e un sogno che si avvera – racconta il centrocampista 17enne, da tre in forza al Genoa – “Ho vissuto a Cercola e poi a Scampia, sono state le mie culle. I miei amici abitano a Volla e Scampia. Con loro mi ritrovo tutte le estati per le vacanze in Calabria al Villaggio Arcomagno, a San Nicola Arcella“.

Il Napoli? Gli azzurri sono forti e hanno tanti campioni, il Genoa però può giocarsela e fare risultato. Napoli per me è Il Maschio Angioino, Castel del Novo, Marechiaro. Sono i nonni a Ponticelli, le delizie della Gelateria Del Gallo. No, il caffè non fa per me“.

Un paio di settimane fa mi sono commosso nel vedere tutto il San Paolo cantare “Napul’è” di Pino Daniele. Quante volte mi è capitato di cantarla. Pino era un ambasciatore di Napoli nel mondo, credo che i napoletani gli volessero bene per questo. Napoli ha più di mille colori e di mille facce. Impensabile catturarle tutte“.

Mandragora è pronto ad affrontare il Napoli al San Paolo, per lui quella di lunedì sera non sarà una sfida come le altre. Intanto il centrocampista un’azzurro lo vestirà, quello della nazionale Under 19 di cui è titolare inamovibile: “Con umiltà sto vivendo una fantastica esperienza in Under 19. A marzo andremo a giocarci l’Europeo per la Fase Elite”. L’auspicio è che ragazzi talentuosi come Mandragora non debbano più emigrare altrove per trovare spazio tra le giovanili partenopee.

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