Nei suoi occhi e in quelli dei tifosi quell’occasione a tempo ormai scaduto per rimettere a posto le cose nel match contro la Juventus. È andata male a Zapata e al Napoli in quella circostanza, ma ciò non cancella di certo quanto di buono ha dimostrato il massiccio attaccante colombiano in questa prima parte di stagione che ci stiamo lasciando alle spalle.
Zapata ha saputo sfruttare quasi tutte le chance a lui concesse da Rafa Benitez, pazientando alle spalle di un mostro sacro come Gonzalo Higuain. E le soddisfazioni non sono mancate: dalla prodezza di Genova contro la Sampdoria, fondamentale per il pareggio degli azzurri, seguita solamente pochi giorni dopo dalla rete contro l’Empoli che risveglia gli azzurri dal torpore e dà il là alla rimonta completata poi dalla rete di De Guzman per il 2-2 finale. Poi il gol al Parma per chiudere il 2014 azzurro prima di volare a Doha per la Supercoppa.
Forza fisica, cinismo sotto porta e tecnica. Dopo una prima annata di assestamento, Duvan ha convinto anche gli scettici sulla bontà delle sue qualità. Un altro punto segnato da Rafa Benitez che ha deciso di puntare su di lui e di prorogargli la fiducia. Le buone prestazioni hanno attirato, come comprensibile che sia, le attenzioni di tanti club. In primis il Torino, già interessato al colombiano in estate e desideroso di puntellare l’attacco granata apparso abulico nonostante gli innesti di Quagliarella e Amauri in estate. Un corteggiamento che non avrà seguito, in quanto è da escludere una cessione a gennaio dell’attaccante.
Si è fatto avanti anche il Genoa, ma Zapata è stato bloccato da Benitez con l’allenatore spagnolo che continua a considerarlo la prima alternativa a Gonzalo Higuain. Duvan, insomma, non si discute.