Milan-Napoli, una sfida nella sfida tra Rafa e Pippo all’insegna di quella Champions League da riconquistare

La partita di cartello della quindicesima giornata di Serie A è certamente quella che mette di fronte il Milan e il Napoli. Alle 20.45 tutte le luci di San Siro saranno puntate su rossoneri e azzurri per una sfida tanto affascinante quanto delicata.

COME ARRIVANO LE SQUADRE – Il match rappresenta un banco di prova importante per la squadra guidata da Rafa Benitez. Tante ancora le scorie da smaltire dopo la delusione del pareggio interno contro l’Empoli, maturato sette giorni fa al San Paolo. Delusione solamente mitigata dalla vittoria in Europa League contro il modesto e già eliminato Slovan Bratislava. Gli azzurri sono chiamati alla vittoria dopo un periodo segnato da una battuta d’arresto alla corsa verso il terzo posto, dati anche i pareggi contro Cagliari e Sampdoria. D’altro canto, la truppa di Filippo Inzaghi vive una situazione analoga: l’obiettivo è quello di centrare la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League, ma sgomberare il campo dalle tante e inaspettate pretendenti è apparsa una sfida più impervia del previsto. I meneghini, infatti, sono reduci dal KO rimediato a Marassi nell’ultimo turno contro il lanciatissimo Genoa che occupa attualmente la terza piazza in campionato. Le motivazioni, dunque, sono alte e ci sono tutti i presupposti per una sfida intensa che si arricchisce anche degli intrecci tra i due tecnici.

SFIDA NELLA SFIDA – Benitez contro Inzaghi. Rafa contro Pippo. Un dualismo inedito per quanto riguarda le panchina, ma intriso di storia e retroscena. Si incontrano per la prima volta da allenatori, ma quando uno ancora dava battaglia in campo e l’altro era già uno dei tecnici più acclamati d’Europa, per ben due volte si sono giocati la Champions in finale. “Vincere contro una squadra come il Milan e contro un allenatore come Inzaghi, che è stato un grande giocatore, sarebbe davvero bello”. Rafa si ricorda benissimo dell’attuale collega e non potrebbe essere altrimenti.

Se nel loro primo incrocio, nell’ormai celebre notte di Istambul del 2005,  l’infortunato Inzaghi vide solamente dalla tribuna la debacle del suo Milan contro il Liverpool di Benitez, solamente due edizioni più tardi, nel 2007, ebbe modo di vendicarsi con gli interessi: doppietta contro i reds e coppa dalle grandi orecchie riportata a Milano. Da allora sono passati 7 anni e tante cose sono cambiate nelle rispettive vite professionali. Inzaghi ha smesso calzoncini e scarpini e veste adesso i panni dell’allenatore. “L’unica cosa sicura è che non potrò fargli gol.” Ci scherza su Superpippo alla vigilia. Benitez, invece, dopo le esperienze inglesi si trova ora al timone di un progetto, quello azzurro, che vive di alti e bassi, in continuo stravolgimento e in costante necessità di equilibrio.

IN RICORDO DI QUELLA CHAMPIONS – Questa sera le luci della Scala del Calcio saranno anche e soprattutto per loro consci, però, che sarà poco il tempo per rivivere i fasti del passato. Il pensiero di quelle finali andate potrà occupare la loro mente solo nel momento del saluto prima del via, dove in pochi secondi riaffioreranno Istambul, Atene, le lacrime e le esplosioni di gioia. Tutte quelle emozioni che solo la Champions League è in grado di regalare. Ma poi sarà il presente a farla da padrone. Un presente che significa Milan-Napoli e punti da conquistare affinché quei ricordi, quelle sfide europee, tornino ad essere realtà.

@AntonioAllard

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