Milan-Napoli, la chiave è l’attacco: il potenziale azzurro contro la ‘crisi’ rossonera

La sfida che chiuderà la giornata di domenica in Serie A vedrà opposti il Milan di Inzaghi e il Napoli di Benitez. La tradizione, unita allo spettacolo preannunciato, è l’ingrediente che rende la sfida tra i rossoneri e gli azzurri speciale. In particolare, una partita che vede opposte due squadre accomunate dallo stesso problema, la fase difensiva, ma che fanno dell’attacco il proprio punto di forza.

QUESTIONE DI RETI. Il numero di gol segnati dalle due squadre è simile, ma leggermente in favore del Napoli: 26 contro 23. La maggior parte delle reti, sia per i rossoneri che per gli azzurri, proviene però dalle fasce: i migliori marcatori di Milan e Napoli giocano infatti larghi sulle corsie. Il francese Menez e lo spagnolo Callejon hanno segnato rispettivamente sette e otto reti, ma il numero 7 del Napoli non attraversa un periodo di forma eccellente. Callejon infatti non va a segno dal primo novembre, quando grazie a una sua rete il Napoli archiviò la pratica Roma per 2-0. Menez invece dopo un periodo di astinenza è tornato al gol segnando in tre delle ultime quattro partite disputate dai rossoneri, precisamente contro Sampdoria, Inter e Udinese. Il francese si è fermato soltanto davanti al Genoa.

UN POTENZIALE ENORME. Ma anche gli uomini “di contorno”, almeno sulla carta, non sono da sottovalutare. Il Napoli dispone di calciatori del calibro di Higuain, Hamsik, Mertens e Zapata, quest’ultimo sempre a segno nelle ultime tre gare. Eccezion fatta proprio per il colombiano e il Pipita, la sensazione è che l’attacco azzurro non sfrutti interamente il proprio potenziale: Mertens e Hamsik hanno segnato sette reti in due. Ma lo stesso discorso vale anche per il Milan, che in attacco può contare sui vari Honda, Torres, El Sharaawy e Bonaventura oltre al già menzionato Menez. Eppure, il parco attaccanti dei rossoneri mostra gli stessi problemi di quello del Napoli: Honda non va a segno dal 19 ottobre scorso, El Sharaawy, Torres e Bonaventura hanno segnato appena quattro reti in tre. Il potenziale, insomma, c’è ed è notevole per entrambe le squadre. Se solo lo sfruttassero meglio potrebbero seriamente ambire a un piazzamento migliore.

INTRECCI. A meno di un mese dall’apertura della sessione invernale, gli intrecci di mercato tra Milan e Napoli sono quasi inevitabili, soprattutto per quel che riguarda il reparto offensivo. La dirigenza azzurra sembra davvero vicina all’acquisto di Manolo Gabbiadini, ma nel frattempo tornano di moda le voci che vorrebbero Duvan Zapata lontano da Napoli, malgrado l’ottimo periodo di forma che il colombiano sta attraversando. Più delicata è la situazione in casa Milan: a lasciare Milanello potrebbero essere in due, Pazzini, accostato a più riprese al Napoli, e Torres. Per El Nino, che non trova la via del gol da settembre, la gara con i partenopei può rappresentare seriamente la cosiddetta ultima spiaggia. Ma la concorrenza per lo spagnolo non manca: in fondo il Milan, così come il Napoli, ha a disposizione un grandissimo potenziale offensivo. Chi, tra le due squadre, saprà sfruttarlo meglio?

Vittorio Perrone

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