Avversario modesto, ma Hamsik ha dimostrato di essere vivo. A Milano serve subito una conferma

Premessa: la partita di ieri sera era poco più di un allenamento. Avversario modesto, che il Napoli ha piegato senza troppe difficoltà. Positiva la prestazione degli azzurri, tra i quali sicuramente ha spiccato Marek Hamsik.

NOTE POSITIVE – Contro la squadra nella quale è cresciuto, il capitano entra subito nel vivo del gioco: il gol è il giusto premio per la sua prova, ma al di là della rete (è la numero 82 in maglia azzurra) lo slovacco si riprende la scena, attira il pallone sui suoi piedi, sbaglia pochissimi passaggi ed è sempre nel cuore dell’azione. Si abbassa spesso a centrocampo, andando a cercare palla sulla linea dei mediani, dimostrando tutta la sua versatilità. Fin qui l’analisi puramente calcistica, che deve tener conto obbligatoriamente della pochezza degli avversari. La vera nota positiva allora è da cercare altrove: nella testa di Marek. Sceso in campo ieri sera con la giusta convinzione, quella che è mancata troppo spesso nelle ultime uscite. Ma una rondine non fa primavera, per capire se il giocatore è davvero in crescita, bisognerà aspettare esami più importanti. Milano è solo il primo in ordine cronologico.

LA FIDUCIA DI RAFA – Lo aveva detto alla vigilia: “Chi gioca domani? Hamsik più altri 10”. Non solo è stato di parola il tecnico spagnolo, ma lo ha anche elogiato nel postpartita, definendo molto buona la sua prestazione, e spiegando anche il rapporto intercorrente tra il tecnico e il giocatore. “Gli ho parlato, abbiamo analizzato le sue partite anche degli anni scorsi. Prima per lui c’erano spazi maggiori, perchè la squadra con Lavezzi e Cavani giocava molto bassa per avere campo libero davanti. Oggi invece il Napoli attacca con molti uomini, varia il gioco passando anche dalle corsie esterne. Ma Hamsik sa benissimo che lui è l’unico calciatore cui concedo libertà totale in campo”. Questo il concetto espresso da Benitez, che ha chiarito la posizione dello slovacco. Hamsik continuerà ad essere un perno fondamentale per questa squadra; deve solo convincersi di essere ancora importante, magari segnando qualche gol in meno, ma trasformando il suo gioco nella maniera più funzionale possibile per la squadra.

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