Sepe: “Tornare nella mia terra un sogno, ora do il massimo per la salvezza dell’Empoli”

Spontaneo e genuino come si conviene ad un figlio di NapoliLuigi Sepe classe ’91 nativo di Torre del Greco. Tutta la trafila nelle giovanili azzurre, l’esordio nella difficile sfida del Franchi contro la Fiorentina di Prandelli, Montolivo, Gilardino, Jovetic. Un battesimo di fuoco, poi le esperienze in giro per l’Italia: due anni a Pisa, poi Lanciano, fino all’approdo ad Empoli da sempre terra florida per i talenti campani.

Il portiere ha rilasciato un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, affrontando come ovvio il tema più caldo, la sfida di domenica prossima, ma senza mancare riferimenti circa un futuro che vorrebbe condito da un altro azzurro, quello che più gli sta a cuore: “Mi auguro di far bene per l’Empoli, la mia squadra deve raggiungere la salvezza e darò il massimo. Quanto al Napoli è la squadra per la quale tifavo da bambino, la mia squadra del cuore e quella in cui un giorno spero di tornare. Io ci correrei sempre a Napoli. Non dipende certo soltanto da me. Per ora sto benissimo ad Empoli, una città e un club che mi danno la possibilità di crescere in tranquillità. Senza pressioni particolari. Con la mia famiglia qui stiamo benissimo, ma è naturale che un giorno speriamo di tornare nella nostra terra”.

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