Ora Gabbiadini è vicinissimo: tre motivi alla base della scelta del Napoli. E un indizio per Rafa

L’infortunio di Lorenzo Insigne ha privato il Napoli, probabilmente per l’intero campionato, di uno dei migliori giocatori a disposizione di Rafa Benitez; che in seguito ha dovuto fare i conti anche con lo stop di Michu: lo spagnolo, arrivato a Napoli con l’intento di rilanciarsi dopo un’annata balorda, si è dovuto fermare di nuovo, a causa del riacutizzarsi dell’infortunio alla caviglia. E l’operazione cui si è sottoposto nei giorni scorsi in Spagna, gli consentirà di tornare in campo solo tra due mesi: i dubbi sulla sua tenuta fisica sono sempre più fondati.

TROPPI INFORTUNI – E allora il Napoli ha rotto gli indugi: “Faremo qualcosa sul mercato, abbiamo troppi infortuni”, disse Bigon prima di Sparta Praga-Napoli (clicca qui per leggere). E le idee erano più o meno chiare. Eslclusa la suggestione Lavezzi, uno degli obbiettivi era sicuramente il croato Ivan Perisic, che però il Wolfsburg non ha fretta ne necessità di vendere: è ipotizzabile che la società tedesca abbia sparato un prezzo più alto rispetto al reale valore del cartellino del giocatore, cui il Napoli avrebbe dovuto assicurare anche un ingaggio importante per portarlo in Italia. A quel punto il club partenopeo ha virato su un altro calciatore, quel Manolo Gabbiadini che piace tanto a Benitez e ha uno stipendio in linea con i parametri del Napoli. E soprattutto è italiano, caratteristica fondamentale, considerata la riforma della Figc. Gabbiadini è vicinissimo a vestire la maglia azzurra sin da gennaio: l’accordo è stato trovato sulla base di 13 milioni di euro che si divideranno Juventus e Sampdoria, comproprietarie del cartellino.

CONTESTO TATTICO – Manolo Gabbiadini ha compiuto 23 anni lo scorso 26 novembre (classe ’91), e si porta dietro un marchio di fabbrica che è sinonimo di successo: è cresciuto nel vivaio dell’Atalanta. Dieci gol nella passata stagione, che lo ha consacrato come uno dei prospetti più interessanti del nostro campionato, Gabbiadini ha una qualità che ha fatto innamorare Rafa Benitez: può ricoprire tutti i ruoli in attacco. E in un Napoli privo contemporaneamente di Insigne e Michu, può rappresentare non solo il futuro (l’età è tutta dalla sua parte), ma anche il presente della squadra allenata dal tecnico spagnolo. Potrebbe giocare sull’out sinistro alternandosi con Mertens, a destra in concorrenza con Callejon, da centravanti puro o arretrato (nel ruolo di Hamsik) alle spalle di Higuain: una versatilità che consentirebbe al Napoli di dormire sonni tranquilli davanti. Senza considerare che il suo acquisto potrebbe essere un tacito segnale del rinnovo di Benitez, che avrebbe voluto portarlo a Castel Volturno già la scorsa estate.

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