Da Genova a Doha in meno di un mese. Sei partite che diranno tanto sul futuro azzurro

Crocevia pesante quello di domani sera al Ferraris. Sull’ostico campo dei blucerchiati gli azzurri daranno il via ad un vero e proprio tour de force che risponderà a molti quesiti della stagione partenopea. Da Mihajlovic ad Allegri,  la tanto attesa finale di Supercoppa Italiana, passando per tante sfida da non sottovalutare.

Tra San Paolo e San Siro – Dopo l’incontro di domani gli azzurri saranno chiamati ad affrontare l’Empoli rivelazione di Maurizio Sarri nel lunch match di domenica 7. Una partita da prendere con le molle viste le recenti esperienze casalinghe dei partenopei contro le cosiddette piccole, anche perché i toscani hanno più volte dimostrato di cercare sempre e comunque di essere fedeli alla propria idea di calcio propositivo, contro qualunque avversario. Il posticipo della domenica successiva vedrà la truppa di Rafa Benitez in scena nella sempre suggestiva trasferta di San Siro contro il Milan. L’anno scorso fu 2-1 al termine di una partita spumeggiante e ricca di emozioni, ricordata da molti per il primo errore dal dischetto di Balotelli ipnotizzato da Pepe Reina. Non c’è più Allegri, nel mezzo è transitato anche Seedorf, ora Benitez sarà chiamato a confrontarsi con Filippo Inzaghi. Giovedì 18 la sfida casalinga con un Parma lontanissimo parente di quell’ottima squadra che l’anno scorso espugnò il San Paolo, cominciando a minare le certezze del gruppo azzurro.

Obiettivo da centrare – L’11 dicembre a Fuorigrotta arriverà lo Slovan Bratislava, cenerentola del girone I. Una partita comunque da non sottovalutare e nella quale è un imperativo centrare il bottino pieno. Tre punti assicurerebbero il primo posto matematico, con annesso sorteggio in prima fascia per i sedicesimi di Europa League, dove – ricordiamo – subentreranno anche le terze dei gironi di Champions.

La finale –  La sfida del 22 dicembre non ha bisogno di molte presentazioni. Novanta minuti, forse anche di più, che si mettono in vetrina, si vendono da soli. In palio un titolo, con annessa rivincità per quanto accadde a Pechino nell’agosto di 2 anni fa. Rematch per la piazza partenopea e per i superstiti di quella infuocata e polemica sfida, contro una squadra che sembra aver trovato una quadratura da vera e propria schiacciasassi.

22 giorni, meno di un mese, che – come ripetuto anche da Benitez – cominceranno a tirare le prime somme sulla stagione azzurra. Poco più di tre settimane da affrontare con il piglio della grande, con rabbia e concentrazione, a partire dall’incontro con Gabbiadini e compagni.

Edoardo Brancaccio

 

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