Maggio tra passato blucerchiato, presente azzurro e futuro sconosciuto. Per lui Sampdoria-Napoli ha un sapore speciale

Con ogni probabilità lunedì sera sul campo della Sampdoria a ricoprire il ruolo di terzino destro ci sarà Christian Maggio. Uno dei pilastri del Napoli, malgrado la fase calante che attraversa da un paio di stagioni a questa parte e malgrado un contratto, in scadenza nel 2015, che salvo colpi di scena non sarà rinnovato.

Christian Maggio lunedì incontrerà il suo passato, la Sampdoria. L’esterno basso arrivò da Genova nel 2008. Le nove reti segnate nel campionato precedente valsero l’interesse del Napoli, che sborsò 8 milioni per portarlo all’ombra del Vesuvio. Nonostante la stagione sfortunata, che vide il Napoli terminare al tredicesimo posto, Maggio riuscì comunque a diventare uno dei beniamini della tifoseria partenopea, soprattutto per il suo modo di celebrare le reti segnate: l’inchino sotto la curva.

In sei stagioni e mezzo Maggio è diventato uno dei pilastri del Napoli e l’inchino si è ripetuto 22 volte. Ma le critiche non sono mancate. Al momento Maggio non è ritenuto dai tifosi un calciatore in grado di indossare la maglia del Napoli. L’età che avanza influisce negativamente sulle sue prestazioni, e proprio per questo il suo rinnovo è tutt’altro che scontato.

Pilastro del Napoli, ma con una parte del cuore lasciata a Genova. Maggio ha indossato la maglia blucerchiata numero 7 dal 2006 al 2008, due anni sufficienti a far breccia nel cuore della tifoseria genovese, che difficilmente potrà dimenticare il gol segnato al Genoa. Da allora il giorno 7 maggio è dedicato a lui. Il terzino azzurro a fine stagione probabilmente saluterà, ma lunedì in campo toccherà a lui giocare contro il proprio passato. Quel passato che l’anno prossimo potrebbe essere l’azzurro del Napoli.

Vittorio Perrone

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