Al di là della fase difensiva, c’è un difetto che il Napoli non riesce proprio a correggere

Il Napoli e le palle inattive non hanno un buon rapporto e anche la partita contro il Cagliari l’ha dimostrato. Questa piaga non è nuova agli occhi dei tifosi: è un difetto che ha accompagnato il Napoli anche durante la gestione Mazzarri. In queste prime 18 partite (contando anche l’Europa e la Champions League) il Napoli ha subito ben 6 gol da palla inattiva (contro Cagliari, Inter, Udinese, Sparta Praga, Palermo e Bilbao) e segnato solo una volta da calcio d’angolo grazie a Koulibaly contro il Palermo per il vantaggio iniziale.

Molte squadre, sia in Italia che in Europa, utilizzano le palle inattive come cardine del proprio gioco. In Italia l‘Empoli e la Sampdoria ne sono l’esempio a quota 7 gol, non dimenticando anche la Lazio a quota 6. Inoltre Simeone in Liga sta facendo le sue fortune e quelle dell’Atletico Madrid grazie proprio ai calci piazzati, ben 15 gol su su 23 ( ovvero il 65%) derivano da calci piazzati. In queste prime 18 uscite il Napoli ha totalizzato ben 60 tiri da palle inattive segnando appunto una sola volta ( ovvero l’1,6%) subendone 6 su 53 tiri subiti da calci piazzati (ovvero l’11,3%).

I numeri non sono per niente a favore degli azzurri, dato che 53 tiri subiti da palle inattive sono tantissimi per una squadra del suo livello. Benitez dovrà correre presto ai ripari e correggere questo difetto che affligge la squadra da tantissimi anni, in particolar mondo dal punto di vista difensivo. Negli anni gli interpreti in difesa sono cambiati ma il problema è rimasto. E trovare la giusta concentrazione sembra l’unico modo per risolverlo.

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