Tre gare senza subire reti, qualcosa è cambiato davvero: la difesa a caccia di conferme

Che la stagione del Napoli non sia iniziata sotto una buona stella, è un fatto risaputo. Il crollo di Bilbao e un mercato sotto le aspettative non hanno certo aiutato la squadra di Benitez, che fino alla fine di settembre ha racimolato più figuracce che punti. In particolar modo, la difesa azzurra è stata spesso sul banco degli imputati. Troppi i gol subiti a causa di errori dei singoli difensori. Koulibaly era pronto ad essere etichettato come “pacco”, Albiol definito un giocatore al tramonto della propria carriera, Britos mai entrato nel cuore dei tifosi e Henrique l’ombra del jolly visto l’anno precedente. Per non parlare dei terzini, il solito vecchio (anche anagraficamente) Maggio e l’irriconoscibile Ghoulam. I giudizi sul pacchetto arretrato azzurro non erano certo sufficienti e il futuro tutt’altro che roseo.

Poi qualcosa è cambiato. Il Napoli ha iniziato a vincere, successivamente anche a convincere, e la difesa è risultata spesso decisiva per racimolare i punti. Le quattordici reti subite tra settembre e ottobre sono soltanto un brutto ricordo. Nelle ultime partite la retroguardia è salita in cattedra, mantenendo la porta inviolata per tre gare di fila. Roma, Young Boys e Fiorentina non sono riusciti ad abbattere il muro eretto dalla difesa del Napoli, la cui crescita coincide con l’exploit di Kalidou Koulibaly, divenuto finalmente il vero leader difensivo della squadra di Benitez.

Napoli-Cagliari servirà per confermare questi progressi. L’attacco di Zeman, si sa, è un cliente scomodo. Malgrado l’assenza di Sau, la retroguardia partenopea dovrà fare attenzione all’imprevedibilità di Ibarbo e ai guizzi di Cossu. Soltanto il campo stabilirà se la difesa del Napoli è realmente cambiata, se le tre reti incassate dal Palermo o la doppia beffa di San Siro, o ancora i due gol subiti a Berna fanno parte del passato. Allungare a quattro la striscia di partite senza subire reti sarebbe certamente un chiaro segnale di continuità, che raramente si è vista sotto la gestione Benitez, e soprattutto manderebbe un chiaro messaggio alle pretendenti al terzo posto. La difesa colabrodo del Napoli è acqua passata, adesso spetta agli uomini di Benitez renderla un fortino inespugnabile.

Vittorio Perrone

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