Benitez vince tutte le sue scommesse azzurre ma ne manca ancora una all’appello

E non chiamatelo improvvisatore. E neanche inesperto, sfortunato, sprovveduto. O poco adatto al calcio italiano. Rafa Benitez è l’eccellenza degli allenatori in tutta Europa e soprattutto, un uomo di classe e di calcio. Un vero intenditore insomma, che risponde con i fatti e sul campo alle critiche ed alle illazioni, soprattutto quelle fatte gratuitamente a giocatori che avevano ancora tutto da dimostrare in azzurro. Il mercato estivo del club di De Laurentiis non è stato di altissimo profilo ma il tecnico spagnolo è stato sempre molto chiaro a riguardo: “Sono arrivati giocatori totalmente funzionali al gioco del Napoli, le pedine che ci servivano”. Detto fatto: rinforzata la mediana, la difesa ed il reparto più avanzato, nonostante i nomi non fossero quelli attesi dai tifosi.

CONFUSIONE GENERALE. L’acquisto di pedine poco blasonate nell’ambiente calcistico internazionale ha inizialmente scosso i tifosi che, caricati a mille dall’obiettivo scudetto dichiarato e fissato dallo stesso De Laurentiis, immaginavano una campagna acquisti alla stregua di Roma e Juventus. Ed invece all’ombra del Vesuvio arrivano De Guzman, Koulibaly, Michu e David Lopez. Giù con le critiche, nonostante Benitez abbia rassicurato tutti a riguardo: “Ci saranno molto utili, sono perfetti per il gioco del Napoli”. Eppure, Koulibaly delude la aspettative con prestazioni imprecise e poco lucide, De Guzman oltre la rete a Genova nella prima giornata è abulico e poco impiegato, David Lopez sulla mediana non incide e non fa la differenza mentre Michu è fuori forma, goffo ed impacciato. Lo stesso allenatore non ha le idee chiare a riguardo e spesso in campo li posizione fuori ruolo: l’olandese parte da mediano per passare poi sulla fascia e lo stesso Michu prima inizia come punta, poi da vice Hamsik. In entrambi i casi, un flop totale.

LA RIVELAZIONE. Passa però il tempo e Koulibaly emerge: il gigante buono prende le chiavi della difesa e colma i vuoti lasciati da un Albiol in grande difficoltà tecnica, fisica e psicologica. Da un mese a questa parte il francese è un fiume in piena: preciso, lucido, cinico e di qualità, un vero veterano nell’undici partenopeo ambientatosi in pochissimo tempo in una nuova e difficile realtà come quella del calcio italiano. Ma le sorprese non sono finite qui. Gargano si infortuna e Benitez getta nella mischia David Lopez: un altro giocatore ritrovato. Lo spagnolo è un vero mastino della mediana, aggredisce gli avversari, recupera palla, crea spazi, all’occorrenza imposta e gioca facile. Quello che serviva al Napoli, ancor più al fianco di Jorginho. Ma il vero regalo arriva il 6 novembre, nella notte di Napoli-Young Boys. Hamsik ha la febbre ed il tecnico azzurro ha la fantastica intuizione di riscoprire De Guzman nel ruolo dello slovacco. La perfezione. Tre reti ed una prestazione da otto in pagella, praticamente impeccabile. Altro dilemma risolto sul ruolo dell’olandese ed un jolly in più, che tornerà utilissimo anche nel periodo di assenza di Insigne.

AAA CERCASI MICHU. Solo un giocatore manca all’appello. Si tratta di Miguel Perez Cuesta, per tutti Michu, che non riesce a trovare spazio ma soprattutto la migliore forma fisica. Fermo da tempo per un acciacco muscolare, non ha mai convinto in campo, cercando una propria dimensione difficile da trovare sia per un parco attaccanti molto competitivo ma anche per una forma fisica mai al top. E’ lui l’ultima scommessa ancora da vincere per Benitez ma, al momento, i numeri di un passato molto recente sono tutti dalla sua parte: quanto fatto con lo Swansea non si dimentica, così come le prestazioni e gli splendidi gol collezionati. Gli serve tempo per tornare in forma ed ambientarsi in Italia. Ci vuole tempo, pazienza ma anche Michu sarà una piacevolissima sorpresa, capace di aiutare il Napoli quando la stagione entrerà ancora di più nel suo vivo.

Alessia Bartiromo
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