Da Insigne a Mertens, ecco come il Napoli cambierà modo di giocare

Ad inizio stagione, tifosi e stampa hanno attaccato per almeno due mesi Benitez. Il motivo era il continuo mancato impiego di Dries Mertens tra i titolari, preferendo quasi sempre Insigne. Col tempo Benitez ha avuto ragione, viste le prestazioni del “Magnifico” nelle ultime partite, con Mertens che invece non sembra essere lo stesso dello scorso anno.

Il belga nelle idee di Benitez stava diventando lo spacca partite, ovvero quel tipo di giocatore che entra in campo a partita in corso, quando tutti sono stanchi, accentrando su di sé il gioco, aumentando la qualità e la velocità della squadra. Quando è entrato negli ultimi 30 minuti, Dries ha sfoderato sempre ottime prestazioni, cosa che non avveniva quando era schierato titolare. Con il grave infortunio di Insigne (che dovrebbe star fermo dai 3 ai 6 mesi) sono saltate tutte le certezze di Benitez.

Già da ora si inizia a parlare di un sostituto per Gennaio che possa essere il vice-Mertens, con De Guzman sacrificato almeno fino a Dicembre (visto che Zuniga è ancora fuori). In queste ultime partite il gioco del Napoli si era completamente incentrato sulla fascia sinistra, ossia quella di Insigne, gli attacchi del Napoli provengono per il 40% da quello stesso lato. Infatti le due fasce sono molto diverse per tipologia di gioco e di calciatori. La fascia sinistra, con Insigne e Ghoulam, è votata all’attacco e alla creazione del gioco, mentre la fascia opposta è votata alla finalizzazione e alla velocità di Callejon e Maggio. Con Mertens titolare potrebbero cambiare diverse cose nel modo di giocare del Napoli.

Anche se non sembra, considerando i match di Europa League e campionato, Insigne e Mertens hanno giocato lo stesso numero di minuti, ovvero 750 (8,3 partite) e dal punto di vista dei numeri vi sono molte differenze. Insigne è molto più tecnico avendo effettuato ben 50 passaggi in più e tanti cross e passaggi lunghi verso l’area, mentre dal punto di vista dei tiri, Mertens riesce ad arrivare in area di rigore e alla conclusione molte più volte. La cosa che sorprende di più è l’apporto difensivo di Mertens, che con 37 interventi difensivi, supera Insigne che ne ha effettuati 31. Inoltre difensivamente Mertens è più efficace dello scugnizzo del 25%.

 

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